L’odissea dei pendolari non è finita. E non potrebbe essere diversamente, visto che l’angusto parcheggio della stazione Porto di Vasto rimane poco più di un budello. Eppure ce ne sarebbe di spazio nel terreno circostante, rialzato rispetto al tracciato ferroviario e allo scalo utilizzato da centinaia di persone che ogni giorno viaggiano per andare al lavoro o all’università. Per tanti vastesi che devono salire sui treni regionali, raggiungere la fermata di Punta Penna è più comodo che arrivare fino alla stazione Vasto-San Salvo, in contrada San Tommaso, a sud di Vasto Marina.
L’ennesimo sfogo che registriamo è del collega Gianni Quagliarella: «Anche oggi, ore 7:35, comincia la caccia al posto auto. Mezz’ora prima del treno per Pescara. Ci vuole occhio, tanta pazienza, perchè poi, se non trovi lo stallo, quelli arrivano, i vigili e, regolamento alla mano, ti fanno la contravvenzione. Dicono siano gli autisti dei bus a chiamare, lamentando manovre complicate. Sarà… La domanda è: Comune di Vasto, Regione Abruzzo, Arap, che aspettate ad ampliare l’area di sosta? Dobbiamo aspettare un commissario, magari Zes, per il miracolo? Svegliatevi, i cittadini non sono vacche da mungere».
A marzo Chiaro Quotidiano aveva intervistato alcuni pendolari:
Autisti infami ? Ok allora botte agli spioni che procurano multe a chi deve andare a lavorare a Pescara ! Ma anche a chi se ne dovrebbe occupare di questo secolare problema e sta chiuso nel suo ufficio fantozziano… O no !?