«Ogni cittadino ha il diritto di proporre ricorso. Non è questione di dialogo, ma di accordo. Avrei voluto raggiungere un accordo che consentisse la messa in sicurezza del quartiere e la ripiantumazione, anche altrove, non di due, ma di tre alberi per ogni pianta abbattuta». Così il sindaco di Vasto, Francesco Menna, replica alle organizzazioni ecologiste che hanno presentato un ricorso alla sezione di Pescara del Tribunale amministrativo regionale per chiedere prima la sospensiva e poi l’annullamento del provvedimento.
«Ritengo che lì ci sia un quartiere da mettere in sicurezza», replica il primo cittadino. «Abbiamo cercato di attuare altre soluzioni che ci consentissero di conservare la fruibilità del parcheggio e garantire posti auto per le persone con disabilità, ma non ci siamo riusciti. La soluzione che abbiamo trovato è finalizzata a sistemare l’area in modo conforme al livello di antropizzazione. Inoltre si erano verificati diversi sinistri: ogni persona che cadeva faceva causa al Comune. Questo perché la piantumazione fatta quasi quarant’anni fa era sbagliata e adesso anche potare le radici non risolverebbe il problema. Al posto dei pini pianteremo alberi di prunus, acero, albero di Giuda, specie arboree che non danno problemi di sicurezza urbana».
Non tutti ti hanno dimenticato, (Pachioli) io che ho fatto l’istituto d’arte come te, non dimentico, soprattutto quando vado in ospedale e ammiro la bella statua di San Pio o quando rovistando tra le mie carte riemerge le tua brochure.