Non solo il “ponte delle farfalle”: ce ne sono altri 4 da realizzare, ma mancano i soldi

Il sedicente ponte delle farfalle di Vasto è solo l’ultimo degli annunci che riguardano il probabile futuro della mobilità ciclopedonale del futuro. Da qualche tempo, si parla di almeno altri quattro ponti nel territorio. Progetti ambiziosi che certamente si sposano con le aspirazioni e le potenzialità cicloturistiche messe in evidenza dal Giro d’Italia della scorsa primavera, ma che per ora hanno un punto debole in comune: i fondi necessari.

Quello delle farfalle dovrebbe collegare la parte alta di Vasto direttamente alla Via Verde all’altezza di via Trave. Costo dell’opera: 4,5 milioni di euro. Tale ponte è stato inserito nella lista della spesa che il Comune di Vasto ha presentato alla Regione per accedere alla ripartizione dei fondi Fsc e che nelle ultime ore ha acceso il dibattito politico. In totale Vasto chiede 143 milioni su 1 miliardo di euro disponibili, improbabile che tutte le opere siano finanziate, soprattutto se non prioritarie (nelle ultime ore la consigliera regionale Sabrina Bocchino ha individuato la priorità negli interventi per risolvere l’eterno problema di Fosso Marino).

Scendendo verso sud di qualche chilometro c’è un altro ponte per ora solo sulla carta. È quello che in territorio di San Salvo dovrebbe collegare la pista ciclabile di via Grasceta al tracciato San Salvo Marina-Vasto Marina scavalcando la Statale 16. Il Comune ha indetto un concorso di idee per trovare la soluzione migliore alla pericolosità dell’attraversamento della Statale (in questo si sono registrati numerosi investimenti di ciclisti, di cui uno mortale). Questo è stato vinto, nel dicembre del 2022, dallo studio Centofanti che si è aggiudicato il premio di 15.288,86 euro. Il Comune è alla ricerca dei fondi necessari per realizzarlo; il costo dovrebbe oscillare tra i 2 e i 4 milioni di euro.

L’opera probabilmente più ambiziosa è quella per collegare le marine di Montenero di Bisaccia e San Salvo (lato porticciolo turistico), per la quale le due amministrazioni comunali hanno avviato una serie di incontri. In una recente intervista a Chiaro Quotidiano, la sindaca molisana Simona Contucci ha parlato di finanziamento dal Pnrr di 25 milioni di euro per collegare le due marine «in maniera artistica» sottolineando che «è un’opera che si farà».

Risalendo la Via Verde verso nord, invece, si arriva all’ormai nota località “Lago Dragoni” di Torino di Sangro, zona colpita duramente dall’erosione costiera. Qui il progetto per dare continuità alla pista della Costa dei trabocchi prevede un ponte in acciaio di qualche centinaio di metri e un terrapieno. Costo dei lavori stimato in poco più di 7 milioni di euro. Per ora, però, nonostante gli annunci e le rassicurazioni, non c’è la copertura economica necessaria e gli unici fondi disponibili (oltre un milione di euro) sono quelli per contrastare l’erosione. Così, ancora per un tempo indeterminato, i ciclisti attratti dalle sirene della Via Verde in diretta internazionale durante il Giro saranno costretti a deviare sulla Statale 16 (come accade d’altronde nei tratti inesistenti nei territori di Vasto e Casalbordino).

Se si parla di ponti ciclopedonali, infine, un pensiero non può non andare a quello di via Grasceta che sovrasta l’autostrada A14. Qui l’unica pista ciclabile a pettine esistente nel territorio – aperta già da circa 6 anni – si interrompe e i ciclisti sono costretti a scendere nel traffico. Il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici Eugenio Spadano, in precedenza, ha parlato di ipotesi-sovrappasso, ma in merito non si hanno più notizie. Certo è che l’opera – che richiederebbe un importante coinvolgimento di Autostrade per l’Italia e risorse non indifferenti – non sarebbe tra le più semplici da realizzare considerata l’altezza considerevole dalla strada sottostante. Ad oggi non c’è neanche un’idea di massima e il Comune è in attesa di parlarne con Autostrade.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *