Da Furci a Furci Siculo: nome e fede accomunano Abruzzo e Sicilia

C’è un’altra Furci in Italia: è Furci Siculo, in provincia di Messina. L’analogia nel nome sta generando un’amicizia tra le due comunità.

«Da Furci a Furci Siculo: si è svolto nei giorni scorsi un interessantissimo viaggio organizzato dalla parrocchia di San Sabino Vescovo in collaborazione con l’amministrazione comunale e tutta la cittadinanza. La motivazione del viaggio nasce da un precedente incontro che risale al 2012 quando la comunità di Furci Siculo è venuta a conoscere la nostra Furci: si è avviato così un rapporto di scambio reciproco che sicuramente ha arricchito le due cittadine sul piano umano e culturale», raccontano i partecipanti.

«Il nostro gruppo, formato da oltre cinquanta partecipanti, accompagnato dal parroco, don Angelo Di Prinzio, e dal sindaco, Fabio di Vito, è giunto a Furci Siculo nella mattina del 29 settembre 2023, data scelta appositamente per poter partecipare ai solenni festeggiamenti in onore della Madonna del Rosario, patrona del paese. Ad accogliere con entusiasmo la comitiva numerosi cittadini insieme alla professoressa Ninuccia Foti che, fin dall’inizio, ha avviato e curato i rapporti tra le due Furci. Subito dopo si è svolto l’incontro istituzionale nel municipio di Furci Siculo, alla presenza del vicesindaco, Daniela Mercurio, e dell’assessore Rosanna Garufi. Il gruppo, che ha soggiornato in alcuni bed and breakfast del posto, ha avuto la possibilità di conoscere non solo le bellezze paesaggistiche della Riviera Jonica, ma anche le risorse storico-culturali e, soprattutto, gli aspetti della religiosità e della tradizione.

Il gruppo abruzzese ha visitato Savoca, uno tra i Borghi più belli d’Italia, dove è vivissima la devozione a Santa Lucia; Siracusa con tutte le sue ricchezze storico-archeologiche; Catania con la visita al maestoso Duomo di Sant’Agata; Aci Trezza di verghiana memoria; Taormina, Perla dello Jonio e meta del turismo internazionale. Superfluo ricordare che i nostri concittadini hanno potuto passeggiare nella Villa Comunale e sull’ampio lungomare di Furci Siculo, assaggiare gli straordinari dolci tipici, scambiare reciprocamente doni, chiacchierare nell’accogliente Piazza Sacro Cuore. Ma non è solo questo.

Come abbiamo già detto, la data del nostro viaggio è stata scelta in concomitanza con la festa patronale. A Furci Siculo la Vergine del Rosario, inserita in un imponente gruppo statuario insieme a San Domenico e Santa Caterina, trova collocazione in una splendida chiesa che risale al 1930, dove la devozione e la fede si uniscono all’opera d’arte. Il momento più intenso della visita, condiviso da tantissimi fedeli, è stata la concelebrazione della Santa Messa insieme al parroco, don Massimo Briguglio. I saluti delle autorità religiose e civili di entrambe le comunità, gli scambi di doni benedetti e offerti all’altare, la partecipazione alla solenne Processione per le vie del paese, hanno costituito momenti di autentica aggregazione. Anche il canto in onore della Vergine che contiene la parola Furci (Regina del Rosario di Furci sei l’Amore) può essere un ulteriore elemento che accomuna le nostre cittadine e le nostre parrocchie (citare il verso della vostra preghiera in cui è nominata Furci). Siamo partiti quindi dal toponimo “Furci” per avviare un percorso che, sicuramente, affonda nella storia e che abbiamo intenzione di approfondire. Quel meraviglioso tappeto ricamato dalle nostre donne e offerto alla comunità di Furci Siculo, sintetizza la vicinanza amministrativa (i due stemmi comunali) e religiosa (la corona del Rosario e il ramo di arance del Beato Angelo). Non possiamo quindi fare a meno di progettare nuovi eventi e nuove occasioni di incontro, certi di poter contare sulla amicizia e sulla disponibilità di entrambe le città di Furci».

Gemellaggio con Tolentino

Il 14 ottobre, nel Santuario di San Nicola da Tolentino, è stato suggellato il gemellaggio tra la confraternita di San Nicola con quella del Beato Angelo da Furci, entrambe agostiniane. La massa solenne è stata celebrata da padre Giustino Casciano, generale provinciale degli agostiniani e concelebrato da padre Pasquale Di Leira, segretario generale dell’ordine, e don Angelo Di Prinzio, parroco di Furci e rettore dell’omonimo Santuario del Beato Angelo. Il pellegrinaggio si è concluso nel pomeriggio in un altro Santuario Agostiniano, Santa Rita da Cascia. Ringraziamo il Signore per questo giorno di grazia e di fraternità. «Possano – è l’augurio della comunità furcese – il Beato Angelo, San Nicola da Tolentino e Santa Rita da Cascia, vegliare sull’ordine Agostiniano e su tutti coloro che zelano e promuovono la devozione per i nostri Santuari fari luminosi di Santità».

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