Nastri rossi attorno ai tronchi degli alberi che l’amministrazione comunale di Vasto vuole abbattere: «No all’albericidio», dicono gli attivisti del comitato Amici degli alberi. Stamattina la protesta nel parcheggio Due Pini, che prende il nome dal complesso residenziale all’incrocio tra il trafficato corso Mazzini e piazza Dalla Chiesa. Il sit-in ha lo scopo di opporsi alla decisione della Giunta Menna di abbattere i pini per rimettere a nuovo l’area, dove le radici hanno sollevato le betonelle dei marciapiedi, e ripiantumare alberi di specie diverse. I manifestanti, però, fanno notare che quei pini sono lì da quasi quarant’anni, precisamente dal 1985. Il progettista del parcheggio con aree verdi fu Edmondo Laudazi, che è presente alla manifestazione, ma non rilascia dichiarazioni perché «altrimenti verrebbe intesa come un’iniziativa politica».
Gian Carlo De Nicola, presidente del comitato Amici degli alberi, spiega perché gli attivisti sono scesi in piazza:
«Gli stessi problemi – racconta Claudio Allegrino, coordinatore regionale delle guardie volontarie Wwf – ci sono a Ortona, Lanciano e Chieti. Quello che ci colpisce è che qui a Vasto la questione sia molto più amplificata, con un abbattimento di alberi che non ha pari in tutti gli altri comuni della provincia di Chieti. La sensazione è che, per il Comune di Vasto, il regolamento per la tutela del verde sia un problema e che l’amministrazione cerchi buchi e cavilli per abbattere con superficialità e sufficienza ma, soprattutto, in base all’economicità dell’intervento. Risulta difficile pensare che il Comune sia il peggior nemico degli alberi, ma è la realtà. Abbiamo presentato una proposta di modifica di questo progetto».
Ci sono anche rappresentanti politici: consiglieri comunali non solo di opposizione – Maria Amato (La Buona Stagione) e Francesco Prospero (Fratelli d’Italia) – ma anche una consigliera di maggioranza, Maria Molino (Avanti Vasto), in aperto dissenso con la decisione dell’amministrazione di centrosinistra:
«Sentite che cappa sotto questi alberi», ironizza Stefano Taglioli, responsabile del Gruppo fratino Vasto. «Hanno deciso di abbattere questi pini perché c’è troppa ombra».
«Se devo pensare che bastino delle denunce per far abbattere gli alberi, allora l’amministrazione comunale dichiari guerra alle buche delle strade», dice Maria Amato. «L’amministrazione comunale interpreta in maniera capziosa il regolamento, facendo credere che l’abbattimento è previsto. Così non è». Francesco Prospero cita Andy Warhol: «Non rovinare la terra è la più bella forma d’arte che si possa desiderare. Vediamo di non rovinare quest’area verde».
Si schierano contro le motoseghe anche due agronomi. «Questi non sono pini marittimi, ma pini domestici che hanno una crescita verticale», afferma Luigi Cinquina. «Questi alberi non vanno tagliati perché stanno bene». Nunzia Di Tullio invita i giovani a mobilitarsi: