«Errori concettuali e inesattezze». Il presidente dell’Arap, Giuseppe Savini, replica all’assessore alle Attività produttive del Comune di San Salvo, Gianmarco Travaglini che ieri pomeriggio con un comunicato ha criticato aspramente l’operato dell’Agenzia Regionale delle Attività Produttive (soprattutto per quanto riguarda la manutenzione nelle aree industriali) affermando che non vi sono più le ragioni di restare all’interno dell’ex consorzio industriale.
«Colgo l’occasione – scrive Savini – per spiegare le dinamiche che investono i nuclei industriali sul tema degli investimenti e delle manutenzioni, visto che alcuni, come il sig. Travaglini, al quale si possono perdonare gli errori concettuali e le inesattezze vista la giovane età, non sono ben informati su cio che è accaduto negli ultimi due anni. In tema di fuoruscita di un’area dal nucleo industriale faccio presente che una nuova riperimetrazione dell’Arap prevederebbe una rimodulazione del Piano Regolatore Territoriale che, lo dico all’assessore Travaglini forse non avvezzo ai temi urbanistici, non è “dell’Arap”, ma della Provincia di Chieti che lo vota con delibera del consiglio provinciale. Più volte abbiamo sollecitato il presidente della Provincia di Chieti a stabilire un tavolo di co-pianificazione, che includesse anche le problematiche degli altri nuclei della provincia (tutte le operazioni vanno a valutazione incidenza) ma nonostante la firma della convenzione non siamo mai stati convocati su tale tema (la Provincia per ora ha cambiato solo il ptcp)».
«In tale procedura ogni amministrazione deve valutare la ripianificazione del territorio (ad ogni uscita va valutato il reinserimento di altre aree a parità di estensione) e il pagamento delle infrastrutture presenti nell’area (cosa arcinota e ribadita negli incontri con il comune di San Salvo). Va da sé che un’eventuale richiesta di uscita da Arap dell’intera area, oltre ai problemi di pianificazione, determina una quantificazione, per l’intero nucleo, di un ristoro in termini di valutazione infrastrutturale di qualche decina di milioni di euro».
«Si parla nel comunicato di scarsa e insufficiente illuminazione e di aree verdi. All’assessore sfugge che Arap ha concluso il contratto di project financing per il rifacimento di tutto il parco illuminazione di tutte le aree regionali, compresa San Salvo, con la sostituzione a led dei punti luce, la implementazione nelle aree sprovviste ed un piano di manutenzione con evidenza guasti in tempo reale. Oltre a ciò Arap ha raddoppiato gli interventi di pulizia del verde rispetto agli anni precedenti. L’occasione per rammentare che la legge non permette ad Arap, cosa sancita dagli incontri con il prefetto dell’Aquila del 2021, nella sede di Avezzano, e ribadita con il prefetto di Chieti negli ultimi incontri nell’ambito del Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica provinciale, di gestire il servizio di video sorveglianza».
«Nel prosieguo, mettere in dubbio la strategicità di Arap per San Salvo non mi sembra corretto. Essa si è esplicata (colgo l’occasione per sottolinearlo visto che finora sono numerosi i millantatori che si sono intestati l’operazione) allorquando, grazie al presidente della Regione e all’assessore alle Attività produttive Mauro Febbo, i professionisti di Arap hanno messo in grado il general contractor di Amazon di decidere ad effettuare l’insediamento sul territorio, con l’investimento più grande degli ultimi decenni in Abruzzo e una ricaduta notevole in termini di posti di lavoro ed economici per la città di San Salvo. Chiaramente l’assessore non essendo presente in quel periodo non ne ha conosciuto le reali dinamiche. E sulla stessa linea si inserisce il Piano di investimenti previsto dalla giunta regionale con i fondi europei. Nel merito, questo consiglio di amministrazione ha ereditato una situazione disastrosa, prontamente denunciata, con una situazione di strade e fogne precaria vista l’età delle infrastrutture. Per tale motivo la stessa Regione è intervenuta con la giunta per ottenere una quota Fsc della programmazione 21-27 al fine di rinnovare, dopo l’illuminazione, tutto l’asse viario regionale industriale, per un totale di 186 km di strade. Il tutto per non far pagare gli interventi alle imprese, visto che Arap opera a corrispettivo!».
«Nella convinzione di aver chiarito che tutte le strategie messe in campo vanno nella direzione di rifare le strade – conclude Savini – spero nel più breve tempo possibile senza far pagare le imprese, siamo sempre a disposizione delle istituzioni per qualsiasi chiarimento, ma nella assoluta certezza di perseguire, insieme al governo regionale, la strada corretta in questo delicatissimo momento per gli equilibri economico-finanziari degli operatori economici del territorio».