In altre occasioni si parlerebbe quasi di “investitura ufficiale”, ma quella di oggi – almeno sulla carta – era la presentazione del libro contenente le lettere di Tiziana Magnacca alla madre. La politica però non è mancata, anzi.
Auditorium Paolo VI gremito per la presentazione di Come goccia su una foglia insieme a Gianni Letta (al quale il sindaco Emanuela De Nicolis poco prima ha conferito un attestato di amicizia in Comune), tanto da non riuscire a contenere tutte le persone accorse, tra cui diversi sindaci e amministratori della zona, dirigenti scolastici e politici di lungo corso come Antonio Prospero e Antonio Menna. All’interno del volume ci sono le lettere che l’ex sindaco ha scritto alla madre Daminda (in platea con il marito Beniamino) ripercorrendo le fasi più importanti dalla sua vita, dalle difficoltà di ambientazioni a San Salvo agli anni degli studi, alle prime esperienze politiche fino all’elezione a primo cittadino.
«Il libro e questa sala sono la dimostrazione di quanto è profondo il suo essersi calata nella comunità – esordisce Letta – Tiziana ha vissuto queste esperienze grazie alla sua sensibilità, un qualcosa di più profondo e ricco delle mere competenze giuridiche e amministrative. Questo non è un libro che mette a nudo le sue fragilità, ma la sua forza».
«A mia madre, alle mie origini, devo tutto – ha detto l’autrice ricordando la determinazione di “coloro che vengono dalla montagna”– La mia speranza è che mio figlio un giorno leggendo il libro possa pensare lo stesso di me». All’interno dell’opera hanno trovato spazio anche due lettere all’autrice da parte di De Nicolis e dell’ex deputata Pd Maria Amato.
La maternità
Uno dei capitoli del libro è dedicato alla maternità, una tappa importante alla quale Magnacca è arrivata con molta difficoltà e che, inevitabilmente, si è intrecciata con la sua vita amministrativa (proprio in quei mesi si trovò ad affrontare tensioni interne alla maggioranza e una mozione di sfiducia in consiglio comunale). «Avevo rinunciato a essere madre – ha detto durante la presentazione – per questo ho pensato ancora di più ai bambini di San Salvo, era come se mi sentissi madre di tutti loro cercando quindi di prestare particolare attenzione alle scuole, agli asili».
Il passaggio quindi sull’essere o non essere madre: «Non esiste un cromosoma della maternità, non devono essere tutte obbligatoriamente madri. Sono scelte che non vanno giudicate, rispettiamo la libertà di tutte». Poi un pensiero per il ginecologo Giuseppe Salvatore, scomparso nei giorni scorsi: «Devo molto a lui. La sua morte mi ha addolorato. Ha affrontato la malattia con la stessa speranza che infondeva a noi mamme».
La politica
Come detto, buona parte della presentazione è dedicata a uno dei capitoli più lunghi del libro e della vita di Tiziana Magnacca, la politica. A breve potrebbe aprirsi un nuovo paragrafo a riguardo con le elezioni regionali di marzo 2024 per le quali l’ex sindaco è data sicura candidata in Fratelli d’Italia. Tale appuntamento con le urne non viene mai citato, ma quello di Letta è un vero e proprio endorsement: «Ha fatto il sindaco con grande passione e sentimento, è vero, ma anche con grande conoscenza giuridica. Questo libro è un manuale di buona politica. È un saggio sulla pubblica amministrazione, ma una guida su come nobilitare la politica. Lei che ha questa sensibilità è una persona che può fare politica», concetti ripetuti poi nell’intervista all’uscita.
Al termine della presentazione scroscianti applausi, fiori, foto di rito e tante persone in fila per firme e dediche sulle copie del volume.