Stop alle morti sul lavoro, l’Usb raccoglie le firme: «Fermiamo la strage»

«Fermiamo la strage». Con questo slogan l’Unione sindacale di base ha raccolto anche a Vasto le firme per sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare per fermare le morti bianche, introducendo il reato di omicidio e lesioni sul lavoro.

Vasto: la raccolta firme in piazza Pudente

Con banchetto e striscioni in piazza Pudente, sabato un gruppo di iscritti e rappresentanti sindacali ha parlato con i cittadini, diffuso volantini informativi e raccolto le sottoscrizioni. Per sostenere una legge di iniziativa popolare e presentarla a uno dei due rami del Parlamento servono 50mila firme.

«Basta impunità per chi mette a rischio la vita di lavoratori e lavoratrici in nome del profitto», si legge nel volantino dell’Usb. «Ogni anno in Italia oltre mille persone vanno a lavorare e non tornano più a casa dai loro familiari. Ogni anno in Italia si registrano 700mila infortuni anche gravi e gravissimi sul lavoro. La principale causa va ricercata nelle inadempienze da parte dei datori di lavoro alle norme a tutela della salute della sicurezza sui luoghi di lavoro. L’inadeguatezza del sistema di controlli e sanzioni favorisce il mancato rispetto delle leggi in materia: è molto facile che chi viola le norme non venga mai scoperto», afferma il sindacato, secondo cui va regolamentata anche la gestione dei macchinari evitando che si possa «renderli più performanti e più veloci eliminando i dispositivi di sicurezza. Con la nostra legge di iniziativa popolare vogliamo introdurre nel codice penale il reato di omicidio e lezioni gravi e gravissime sul lavoro. Le pene previste oggi possono indurre a pensare che si possa mettere in conto che accada un fatto tragico in azienda: non si rischia più di tanto».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *