«Un annoso problema che si ripete ogni anno alla riapertura dell anno scolastico». Inizia così la lettera della mamma di un giovane pendolare dell’Alto Vastese che percorre quotidianamente, con il trasporto pubblico, la Statale 650 interessata da diverse interruzioni causate dai lavori in corso. «I ritardi sono dovuti ai semafori, al traffico e ai lavori sulla Trignina. Noi pendolari di Carunchio, pur partendo all’alba, arriviamo in ritardo. Di chi è la colpa? Non si sa. Come al solito si rimpallano le responsabilità e sinceramente siamo stufi. Ppaghiamo 85 euro di abbonamento al mese). Dobbiamo forse venire tutti a vivere a Vasto? Diteci di che morte dobbiamo morire noi dei piccoli paesi».
Lo sfogo testimonia una delle tante difficoltà irrisolte da anni di chi vive nelle aree interne sempre più dimenticate.