Scintille nel centrodestra abruzzese. La Lega dice “no” a candidature nella coalizione di assessori regionali che hanno cambiato partito durante il mandato. Ad annunciarlo è Francesco De Santis, portavoce del Carroccio in Abruzzo. Nelle ultime settimane ha tenuto banco il caso di Gianni Santilli che da vicesindaco leghista di Pescara è passato a Fratelli d’Italia; Santilli ha poi lasciato l’incarico di vice, ma è rimasto in giunta causando le rimostranze dell’ex partito. Situazione simile a Vasto, dove la Lega è sparita dal consiglio comunale dopo il passaggio di Giuseppe Soria al gruppo “Vasto popolare e liberale”, circostanza che ha causato il malumore della consigliera regionale Sabrina Bocchino. In precedenza, però, era stato l’assessore regionale Nicola Campitelli a lasciare la Lega.
«La nostra non è una provocazione – precisa De Santis – nessun assessore che ha tradito l’elettorato e il partito che lo ha designato in quell’importante ruolo deve essere candidato nelle liste del centrodestra alle elezioni regionali del marzo prossimo. Il nostro movimento basa il suo impegno su valori irrinunciabili, primi fra tutti la dignità, la autorevolezza, la coerenza e la credibilità dell’immagine, sia come Lega sia come centrodestra. E su questo non possiamo permetterci inciampi o deroghe. Andremo fino in fondo in questa battaglia che diventerà ufficiale con un documento della segreteria politica che invieremo al presidente, Marco Marsilio e ai nostri alleati”.
«Alcuni nostri alleati del centrodestra credono che la Lega stia scherzando, ma noi andremo fino in fondo, per questo stiamo ponendo la istanza a sei mesi dal voto: i componenti della giunta regionale che hanno lasciato un partito per aderire o accingersi ad aderire ad un altro non dovranno essere ricandidati alle prossime elezioni regionali di marzo in nessuna delle liste del centrodestra».