Urbe Vigilanza: «Stabilizzati 14 lavoratori, per gli altri 8 ci sono motivi tecnico-organizzativi»

La Urbe Vigilanza spa si dice aperta a un confronto con i rappresentanti sindacali che stamattina hanno promosso il sit-in davanti allo stabilimento Amazon di San Salvo. A protestare sono i dipendenti che denunciano il mancato rinovo dei contratti dopo oltre un anno di lavoro senza alcuna spiegazione da parte dell’azienda esterna che si occupa dei servizi di vigilanza.

«Con riferimento alla vertenza sindacale promossa dalla Filcams Cgil di Chieti, che contesta la mancata conferma di risorse impiegate a tempo determinato presso il sito Amazon di San Salvo – scrive in una nota la Urbe Vigilanza – chiariamo che la nostra azienda ha contemporaneamente provveduto alla stabilizzazione a tempo indeterminato di 14 lavoratori impegnati nello stesso sito. La scelta di non trasformare a tempo indeterminato i rimanenti 8 lavoratori è da ascrivere a ragioni di carattere tecnico organizzativo. Abbiamo verificato con scrupolo le ulteriori richieste e doglianze sindacali, che sono risultate non corrette. Siamo certamente disponibili ad un confronto con l’organizzazione sindacale, come sempre avvenuto, in un clima di serenità e nel reciproco rispetto delle parti». 

Sulla vicenda Amazon ha spiegato che «La protesta di oggi coinvolge parte del personale della società Urbe Vigilanza di Roma, gruppo Cosmopol, che ne è il datore di lavoro. Pertanto, ogni decisione relativa al personale coinvolto è di esclusivo appannaggio, della società Urbe Vigilanza di Roma, gruppo Cosmopol. Amazon non è nella posizione di poter intervenire».

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