Pd, M5S e Italia Viva lanciano la candidatura di D’Amico, «contro il malgoverno di Marsilio»

È in chiusura il vertice di Pescara tra Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Italia Viva sulla scelta del candidato presidente del centrosinistra che dovrà sfidare l’attuale presidente regionale Marco Marsilio: nessuna sorpresa, sarà l’ex rettore dell’università di Teramo, Luciano D’Amico.
«L’Abruzzo – anticipa il segretario Pd Daniele Marinelli in una nota alla stampa – ha bisogno di aprire una stagione nuova, che valorizzi le straordinarie risorse della nostra Regione e ci rimetta in cammino dopo i cinque anni di fallimenti del governo delle destre. Le forze di Abruzzo insieme, riunitesi questo pomeriggio a Pescara, hanno indicato Luciano D’Amico come guida di questo patto per l’Abruzzo, con il mandato ad allargare ulteriormente il perimetro dell’alleanza, avviare una fase di ascolto e mobilitazione dei territori, delle forze sociali ed economiche, delle amministratrici e degli amministratori, delle nostre comunità, in ogni angolo della regione, e completare il percorso programmatico già proficuamente avviato dalle forze civiche e politiche in questi mesi. L’Abruzzo ha bisogno della sua rivincita. Da domani saremo tutti al lavoro al fianco di Luciano D’Amico, convinti che la sua candidatura sia la più forte e la più unitaria per guidare la sfida contro il malgoverno di Marsilio e vincere le prossime elezioni regionali».

«Luciano D’Amico è una figura che può garantire l’attuazione del programma che come Movimento 5 stelle abbiamo scritto e posto sul tavolo del confronto – affermano il Coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Gianluca Castaldi e il capogruppo in Regione Francesco Taglieri – Un programma redatto con tutti gli iscritti che hanno messo a disposizione le loro competenze e il loro lavoro, e che ha ottenuto il consenso dei nostri interlocutori. D’Amico è un esponente civico di alto valore, come testimonia il suo curriculum, non ha nessuna tessera di partito e può rappresentare pienamente la sintesi di intenti del Patto per l’Abruzzo. Un Patto che trova la sua ragion d’essere nella collaborazione di realtà politiche e civiche che non si riconoscono nell’azione di governo perpetuata dal centrodestra, i cui disastri sono sotto gli occhi di tutti nonostante la continua propaganda autocelebrativa del presidente Marsilio».

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