«Polizia penitenziaria presente. Amministrazione penitenziaria assente». Lo hanno scritto gli agenti del carcere di Vasto sui cartelli della protesta che hanno inscenato stamani in piazza Barbacani. Sono stanchi di «essere insultati, offesi o peggio, da una parte di popolazione detenuta che non ha alcun ritegno ad alterare in ogni modo la sicurezza e l’ordine interno». Personale ridotto all’osso e costretto a pesanti sacrifici per garantire l’indispensabile sorveglianza nella casa lavoro di Torre Sinello, dove ormai le turbolenze nella popolazione carceraria sono sempre più frequenti.
La diretta video di Nicola Cinquina:
«La carenza di personale di polizia penitenziaria in particolare, ma anche di altre figure specialistiche di assistenza al detenuto, la carenza di operatori del Servizio Psichiatrico o delle Tossicodipendenze, ancora di più acuisce le problematiche di gestione degli internati e dei detenuti ristretti», spiegano i rappresentanti sindacali di Sappe, Osapp, Uil Pa/Pp, Fns Cisl, Fp Cgil ed Fsa Cnpp.
La decisione di scendere in piazza per un sit-in di protesta deriva dai «gravi fatti accaduti negli ultimi giorni, in particolare le violente aggressioni subite dai poliziotti penitenziari e da altri operatori della struttura». Presenti al presidio anche il sindaco di Vasto, Francesco Menna, la vicesindaca, Licia Fioravante, e gli assessori Carlo Della Penna e Alessandro d’Elisa.
Il messaggio, che è anche l’ennesimo grido d’allarme, è diretto al Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) perché assuma «conseguenti provvedimenti necessari per salvaguardare la sicurezza del carcere, in caso contrario le iniziative di protesta proseguiranno».