Chiese nel mirino dei ladri: «Sono più le spese per le riparazioni che le somme rubate»

Chiese nel mirino a Vasto. Bottini modesti, spesso poche decine di euro, a volte qualche centinaio. Danni tanti: «Sono più le spese per le riparazioni delle somme rubate», dice don Nicola Fioriti, parroco di San Marco Evangelista. Nell’edificio di culto di via Maddalena quello del 13 settembre è il secondo raid nel giro di cinque mesi.

Il parroco ieri è andato dai carabinieri della Compagnia di Vasto per sporgere denuncia. I militari hanno visionato le immagini della videosorveglianza. Aver girato una telecamera, quella più vicina alla porta dell’ufficio parrocchiale, non è servito più di tanto al ladro, che comunque è stato ripreso dagli altri obiettivi del sistema di sicurezza. Prima di entrare in azione, poco dopo le 14,40 del 13 settembre, si è aggirato a lungo nella chiesa vuota. Aveva con sé un borsello, dentro cui potrebbe aver nascosto un arnese con cui è riuscito a scassinare la porta dell’ufficio. Dentro ha trovato una cartellina in cui il parroco custodiva le bollette della parrocchia e quelle delle persone bisognose con le somme accantonate per pagarle. Ha preso i soldi ed è sparito (leggi).

Ad aprile il tempio dedicato a San Marco era finito nel mirino di ignoti che avevano causato un danno ancora maggiore. Per arraffare le offerte dei fedeli dal candeliere, avevano sfondato una finestra e fatto cadere la statua di San Biagio. Nell’impatto col pavimento, la testa della scultura era andata in frantumi.

Un simile raid era stato compiuto anche nella piccola chiesa della Madonna dei Sette Dolori. A marzo, invece, era toccato alla chiesa di San Michele Arcangelo, dove i malviventi avevano divelto lo sportello d’argento del tabernacolo. Ultima di una serie di incursioni: nel 2019 erano stati trafugati i candelieri contenenti le offerte, nel 2021 la pisside delle ostie.