Stavolta il raid nella chiesa di San Marco Evangelista, a Vasto, è ancora più grave di quello di cinque mesi fa. I soldi arraffati dal ladro servivano a pagare le bollette non solo della parrocchia, ma anche di famiglie in difficoltà. Persone cui il parroco, don Nicola Fioriti, offre un aiuto in un periodo così duro in cui il costo della vita è sempre più alto e molte persone non riescono ad arrivare a fine mese.

Erano le 14,40 del 13 settembre. Un uomo, che si aggirava nel sacro tempio vuoto a quell’ ora, ha girato verso il muro una telecamera della videosorveglianza, poi ha forzato la porta dell’ufficio parrocchiale ed è entrato. Ha trovato la cartellina in cui erano custodite le bollette da pagare con le relative somme. Ha preso il denaro e si è dileguato.
Don Nicola ha sporto denuncia nella caserma di piazza Dalla Chiesa. Partendo dalle registrazioni video, i carabinieri indagano per rintracciare il responsabile del furto.
Già ad aprile ignoti avevano sfondato di notte una finestra, fatto cadere la statua di San Biagio, la cui testa era andata in frantumi, e poi scassinato il candeliere rubando le offerte dei fedeli (leggi).
«La nostra parrocchia – dice il parroco – è impegnata in una serie di attività di sostegno alle persone che hanno bisogno di aiuto, come il pagamento delle bollette e il reperimento capi di vestiario, l’ospitalità ai profughi ucraini, cui offriamo anche assistenza legale. Purtroppo siamo costretti a far fronte a questi furti, ma anche a comportamenti dettati dalla maleducazione. Spesso, nel piazzale antistante la chiesa, troviamo rifiuti sparsi, immondizia cui viene dato fuoco di notte e aiuole danneggiate».
