Una naturale conseguenza dopo i tragici fatti di mercoledì pomeriggio, era solo questione di ore ma nella tarda mattinata di oggi, giovedì 14 settembre, la Esplodenti Sabino è stata messa sotto sequestro. Come riportato dall’Adnkronos, «la fabbrica è stata sequestrata per poter effettuare la bonifica e svolgere le indagini necessarie alla Procura di Vasto, in particolare al pm Silvia Di Nunzio, che ha aperto un fascicolo sulla strage.
Anche nel 2020, quando ci fu un altro scoppio, con altre tre vittime, lo stabilimento rimase sotto sequestro per mesi, tanto da indurre gli operai, senza stipendio e senza ammortizzatori sociali, a protestare. Le salme sono state recuperate ieri sera e portate all’obitorio dell’ospedale di Chieti, in attesa dell’autopsia. Le indagini sulla tragedia sono state affidate ai carabinieri».