Trascorrere un pomeriggio al mare in uno dei luoghi più belli di Vasto e, al momento di andarsene, trovare la portiera forzata e l’auto messa sottosopra dai ladri. Spariti i bagagli. Una brutta esperienza, quella vissuta da quattro turisti campani a Punta Aderci.
«Siamo arrivati nella Riserva intorno alle 13 e siamo tornati alla macchina attorno alle 19», racconta a Chiaro Quotidiano Maria De Crescenzo, turista casertana. «Quella stessa mattina avevamo fatto il check out dal campeggio in cui avevamo trascorso il weekend. Io e mia sorella conosciamo molto bene Vasto, dove dei nostri zii hanno abitato per anni, quindi spesso siamo andati a trovarli, l’ultima volta a fine luglio scorso. Nello scorso fine settimana eravamo tornate con i nostri fidanzati e avevamo proposto loro di visitare la Riserva di Punta Aderci proprio perché la conoscevamo essendoci già state molte volte con i nostri zii. Nell’auto avevamo zaini e borsoni. Al nostro ritorno, l’auto era chiusa, ma c’era un buco sopra la serratura della portiera sul lato del guidatore. C’era molto caos nell’abitacolo, perché era stato buttato tutto alla rinfusa: i ladri hanno abbassato i sedili posteriori e rovistato nel portabagagli. Hanno rubato uno zaino, una borsa e un borsone, lasciando solo le attrezzature da campeggio. Nei bagagli non avevamo lasciato soldi».
Maria e i suoi compagni di viaggio hanno contattato le forze dell’ordine, che «hanno chiesto informazioni e poi ci hanno detto di sporgere denuncia il giorno dopo. Abbiamo spiegato loro che stavamo tornando a casa e quindi ci hanno detto di presentare la denuncia al Commissariato della nostra città. Al nostro ritorno a casa, siamo andati dalla polizia, che si è messa in contatto con quella di Vasto, notificando il tutto e dando la descrizione di ciò che è stato rubato».
Non è il primo furto nei parcheggi della Riserva di Punta Aderci. Ad agosto altri turisti avevano ritrovato la loro macchina con un finestrino sfondato. Anche quella volta i ladri avevano arraffato i bagagli.
Nell’era delle grandi tecnologie, dei droni, dei robot, non si possono più sopportare che queste siano utilizzate solo nelle guerre pseudo-moderne e non per la sicurezza nel lavoro.