Il campionato di Terza Categoria non ha ancora una data certa di inizio, entro un mese sicuramente si alzerà il sipario con la prima giornata ma c’è chi è alle prese con gravi problematiche che limitano fortemente l’attività calcistica.
È il caso dell’Us Tornareccio Asd che, nei giorni scorsi ha iniziato la preparazione precampionato, lungo le strade del paese: «Altrimenti – le parole dei ragazzi dell’Us Tornareccio Asd – saremmo dovuti restare fermi viste le condizioni inaccettabili del nostro rettangolo di gioco. Foto e video parlano chiaro, così com’è messo ora ci vergogniamo anche di chiamarlo rettangolo di gioco».
I tornarecciani conoscono la situazione di un impianto che, foto alla mano, sembra realmente lasciato all’abbandono anche se nel corso degli anni continua ad essere un punto di aggregazione sociale per tutta la comunità: «Il Tornareccio ha una storia calcistica lunga oltre quarant’anni, il calcio è un punto di riferimento, la conferma c’è ogni domenica quando sugli spalti ci sono quasi trecento persone e molti ci seguono anche in trasferta».
Stagione dopo stagione però, la mancata manutenzione del terreno di gioco e degli spogliatoi, ha reso l’impianto quasi impossibile da presentare.
Una quindicina d’anni fa il manto erboso è stato “arricchito” con un terriccio rosso (simil tennis) ma oggi la situazione è peggiorata: «Noi abbiamo paura a giocare sul rettangolo di gioco in queste condizioni e lo stesso vale per le squadre avversarie che incontriamo nel corso della stagione. Non ci sentiamo sicuri. Ci sono tantissime crepe e avallamenti, più che terra ormai sembra quasi cemento ma quello che più preoccupa sono le tante pietre fuoriuscite dal drenaggio, in un futuro scontro di gioco chi cade a terra rischia davvero guai grossi. Il calcio deve essere divertimento, rischiare la vita per una partita è fuori da ogni logica, capiamo benissimo le società avversarie che si rifiutano di giocare su questo campo. Il fondo del campo è in gravissime condizioni».
«Stiamo provando a farci sentire – prosegue il gruppo dell’Us Tornareccio – verso chi di dovere ma nessuno ci ha risposto concretamente, ci sentiamo totalmente abbandonati e, dopo i tanti sforzi fatti pensavamo di ricevere altro trattamento». Negli anni scorsi, i tesserati biancazzurri, autonomamente, hanno deciso di risistemare gli spogliatoi risistemando, in parte, tetto e alcune crepe: «Ora siamo quasi punto e a capo, la struttura è fatiscente e per nulla sicura, così per noi è impossibile allenarci e poter disputare i match interni di campionato».
Con l’ultimo match ufficiale della scorsa stagione disputato un centinaio di giorni fa il rettangolo di gioco è stato totalmente abbandonato e, ad oggi è impraticabile viste le tante erbacce spuntate fuori su più zone del campo: «Sembra un bosco ma siamo certi che nei prossimi giorni verranno tolte almeno le erbacce perché l’impianto sportivo servirà per un evento che nulla a che vedere con il calcio».
Un vero e proprio grido d’allarme lanciato dai ragazzi dell’Us Tornareccio: «Ci piange il cuore nel vedere il nostro impianto ridotto in queste condizioni così disastrose, il problema è reale e va affrontato in tempi brevi. Il calcio è aggregazione e felicità, vorremmo essere protagonisti in Terza Categoria ma in queste condizioni per noi la strada è tutta in salita».