Il corso dei fiumi e le aree più prossime terra di nessuno, o meglio, degli incivili. Succede nel lembo di territorio dove il fiume Treste confluisce nel Trigno al confine tra i comuni di Lentella e Cupello. Le foto scattate da Angelo Angelucci – ex consigliere comunale di San Salvo – immortalano una situazione sicuramente vergognosa ma che, purtroppo, è comune anche ad altre zone.
Il primo punto prediletto dagli incivili è l’area sottostante al ponte della SS 650 “Trignina”, a ridosso del fiume Treste, l’altro è un sottopasso della stessa Statale poco più avanti in direzione San Salvo. Come si può osservare dalle foto, sono presenti addirittura lavatrici, frigoriferi, materassi, poltrone, vecchi televisori: tutti rifiuti ingombranti che fanno pensare allo scarico da parte di qualcuno munito di un mezzo adeguato e che, probabilmente, su commissione svuota locali e smaltisce (abusivamente) questo tipo di materiale.
I fiumi sono particolarmente vulnerabili, occhio non vede, cuore non duole: grazie alle strade di accesso ai campi coltivati sono facilmente raggiungibili potendo scaricare in tranquillità senza occhi indiscreti. La stessa vergognosa situazione si ripete lungo il corso dello stesso Trigno e alla foce in territorio di Montenero di Bisaccia. Spesso, poi con le piene questi rifiuti terminano in mare (non sarà questo il caso perché si trovano in posizioni distanti dai due corsi d’acqua). Una soluzione potrebbe essere l’installazione di fototrappole, ma il territorio da monitorare è molto ampio e ricadente in più Comuni.
In attesa di trovare modi e mezzi per impedire a tali criminali ambientali di continuare a violentare il territorio, ai Comuni non resta altro che farsi carico dei rifiuti e smaltirli a proprie spese.