Ancora episodi che mettono a dura prova il personale della Casa lavoro di Vasto. Ieri 8 settembre, un internato di origine somala ha dato fuoco alla propria cella di pernottamento nella seconda Sezione incendiando il materasso e altri oggetti facilmente infiammabili. La polizia penitenziaria è intervenuta evitando gravi conseguenze. Pare che il gesto sia dovuto allo stato di detenzione non più accettato dall’uomo.
Sempre ieri, un altro giovane detenuto, noto a tutti per il particolare stato di salute mentale, ha tentato il suicidio scongiurato dal personale in servizio. Poi, ha frantumato e scardinato dal muro il lavabo gettandolo contro gli agenti; infine si è procurato tagli importanti sulle braccia medicati dal personale dell’istituto.
Le organizzazioni sindacali che da tempo cercando di richiamare l’attenzione sulla situazione esplosiva dell’istituto confermano confermano lo stato di agitazione e la manifestazione programmata davanti al comune di Vasto «ad oggi, unico vero interlocutore concreto che ha attenzionato la questione convocando un consiglio straordinario per il 20 settembre».