«Oggi primo settembre, sono ufficialmente “collocato a riposo” per raggiunti e superati limiti di Età e di Servizio. Sono trascorsi 43 anni di Laurea dei quali 20 a dirigere il reparto di Neurologia dell’Ospedale di Vasto». Lo scrive il dottor Pasqualino Litterio in una lettera aperta inviata a Chiaro Quotidiano.
«Il primo pensiero corre ai tanti medici, infermieri, tecnici, agli OSS e ausiliari che ho ringraziato ed abbracciato uno per uno per la professionalità, la collaborazione e la pazienza con cui mi hanno accompagnato in questo percorso.
Percorso ricco di stagioni diverse e contrapposte. Non posso non ricordare i primi due anni in Psichiatria diretta dal mai dimenticato Nicola Carlesi che mi ha, da subito, accordato grande fiducia affidandomi i casi neurologici ancor prima di aprire il reparto. Cosa che è avvenuta nel 1990 e dove sono rimasto fino a ieri. Attività interrotta periodicamente per svolgere il servizio di Volontario e poi Cooperante in progetti d’emergenza in Africa.
Uno dei momenti più grandi ed esaltanti coincide con l’apertura della Stroke Unit subintensiva per il trattamento mediante trombolisi sistemica dell’Ictus ischemico acuto, patologia tempo-dipendente.
E poi, è arrivata la pandemia complicata nel nostro Ospedale per il contemporaneo crollo di un solaio e da allagamenti.
Situazioni estremamente critiche che ci hanno messo in ginocchio ma dalle quali siamo usciti più forti e consapevoli della nostra forza e delle nostre capacità, talvolta persino ostacolati dalla Direzione Generale.
L’Ospedale ha retto grazie all’impegno illimitato e incondizionato di tutti. Ma non sarebbe stato possibile senza la capacità organizzativa e la presenza continua della Direzione Medica Ospedaliera, nella persona della Dott.ssa Francesca Tana che ha immediatamente dato vita alla campagna di vaccinazione. Non è mai mancato il supporto quotidiano del Direttore Sanitario Aziendale Dott. Angelo Muraglia. Occorre che i cittadini sappiano che sono state evitate chiusure di reparti e delocalizzazione di altri quando, con la collaborazione e la comprensione di tutti i reparti, abbiamo capito che bisognava restare uniti e che solo insieme saremmo riusciti a rialzarci. L’Ospedale ce l’ha fatta con questi operatori sanitari, tutti.
Avrei potuto lasciare l’incarico nel 2021 ma, a causa della carenza cronica dei medici, ho deciso di rimanere per continuare a sostenere il reparto di Neurologia e la SU.
Dopo due anni nulla è cambiato.
La mancanza di medici ha inevitabilmente condotto alla sospensione e alla riduzione di alcune attività ambulatoriali con tutto il disagio per gli utenti che potete immaginare. Questo ancora mi addolora.
Mi auguro che che con il mio pensionamento vengano presto riprese tutte le attività ambulatoriali con l’arrivo di un numero sufficiente di neurologi, non solo di un nuovo Direttore.
Ciò che ha reso frustrante il lavoro nel nostro Ospedale negli ultimi anni è stata la mancanza di comunicazione con il vertice aziendale e il conseguente imbarazzante isolamento.
Non nascondo a fine carriera un senso di amarezza e di impotenza per non essere riuscito a dare e a fare di più.
Lascio con la certezza che tutto il personale sanitario della Neurologia di Vasto, con l’alta specializzazione e professionalità raggiunte, saprà continuare e migliorare il lavoro fin qui svolto.
Gli utenti della città del Vasto, del Vastese e del basso Molise ha estremamente bisogno del reparto di Neurologia-SU e di tutti i Servizi del nostro Ospedale.
Porto con me il sorriso e il pianto dei pazienti, la dolcezza e l’allegria delle cure amorevoli di tutto il personale, ma anche il dolore della sofferenza con cui dobbiamo fare i conti tutti i giorni».