Fuori il recupero delle facciate degradate, dentro musei rinnovati, ma anche autonome sala convegni e sala conferenze. L’esterno di Palazzo d’Avalos tornerà all’antico splendore, gli interni saranno razionalizzati per ricavarne più ampi spazi espositivi e aree destinate ad eventi culturali, superando l’attuale promiscuità tra pinacoteca e platea.
I fondi da usare per restituire decoro e dare maggiore funzionalità all’antica residenza marchesale «sono 15 milioni di euro rispetto a cinque linee di investimento del Pnrr cultura, per i quali abbiamo avviato una sinergia istituzionale con la Soprintendenza di Chieti-Pescara», ha detto l’assessore alla Cultura, Nicola Della Gatta, intervendo alla diretta di Chiaro Quotidiano in occasione della rievocazione storica del Toson d’Oro.
«Grazie a questa sinergia, nel mese di ottobre, a stagione conclusa, partirà il primo lotto dei lavori che riguarderà la facciata principale che, pur essendo essendo stata restaurata, quindi dovrebbe essere in condizioni migliori, di fatto è quella che reca maggiori criticità. Nel giro di un anno di lavori, noi avremo la facciata di Palazzo d’Avalos di nuovo fruibile in tutta la sua maestosità. Poi altri quattro interventi, uno riguarderà il costone sottostante i Giardini napoletani e due interventi prioritari di 2 milioni 900mila euro e 7 milioni e 800mila euro che riguarderanno l’interno, tutti gli impianti. Ci sarà una riconfigurazione spaziale dei quattro musei che attualmente conformano il polo museale dei Musei civici d’Avalos. Una riconfigurazione spaziale per far sì che questo, che è il contenitore principale della cultura vastese, abbia delle stanze e delle location idonee per la fruibilità non solo degli eventi culturali, ma anche sala convegni, sala conferenze, un giardino ammodernato. Ecco, la riqualificazione che abbiamo avviato e di cui sono particolarmente orgoglioso – conclude Della Gatta – investirà il Comune di Vasto almeno per i prossimi quattro anni».
