Vasto saluta il professor Bitritto: «Galantuomo, era grato della vita vissuta»

Alunni e docenti. Attivisti delle associazioni e appassionati del mondo della cultura. Non manca nessuno alle esequie del professor Elio Bitritto, il noto geologo, docente e giornalista vastese scomparso ieri a 82 anni. Non mancano gli insegnanti che con lui hanno condiviso il percorso lavorativo all’Iis Mattei di Vasto. Ci sono tanti ex studenti che da lui hanno imparato. Non mancano i colleghi che hanno condiviso con lui la passione per il giornalismo e l’editoria. Cattedrale di San Giuseppe piena per l’ultimo saluto a un uomo di cultura e buonsenso.

Le esequie vengono concelebrate dal parroco, don Luca Corazzari, e dal suo predecessore, don Gianfranco Travaglini, che racconta: «Nell’ultimo anno ci siamo sentiti spesso, ci siamo scambiati idee sul libro che stava scrivendo. Un libro sulla transumanza, una storia. Abbiamo parlato del legame tra Abruzzo e Puglia, la regione delle sue origini. Transumanza deriva da trans-humus, che significa di terra in terra. E la vita è questa: un passaggio fatto di partenza e ritorno, fatica e conquista, delusioni e soddisfazioni. In ospedale l’incontro con lui è stato edificante. Consapevole della sua malattia e dell’esito, mi ha detto che avrebbe voluto qualche giorno in più per finire il romanzo, ma sia fatta la volontà di Dio. Ma era contento della vita vissuta. Pur consapevole della malattia e dell’esito, ringraziava per la vita vissuta. L’unico rammarico: avrebbe voluto avere qualche giorno in più per dire ai nipoti quanto è bella la vita».

Il sindaco, Francesco Menna, ricorda il professor Bitritto come «un galantuomo che veniva in municipio sempre per gli altri. Non ha mai chiesto nulla per sé».

Commossi l’ex preside dell’istituto Mattei, Fernando Fiore, e l’ex sindaco Giuseppe Tagliente, che riflette: «Il mio albero della vita sta perdendo tante foglie importanti, alla fine resterà solo il tronco». Cita le tante iniziative condotte insieme, l’eloquio pacato di Bitritto ed è convinto: «L’amicizia non finisce mai».

Nel Lions club Adriatica Vittoria Colonna il professore è stato «un riferimento per generosità, disponibilità e statura culturale. Aveva garbo e rispetto verso tutti e tutto», dice con voce rotta dall’emozione il presidente, Massimo Molino.

Tra i tanti messaggi di cordoglio, quello dell’assessore comunale alla Cultura, Nicola Della Gatta: «Ho voluto bene ad Elio. Ne ho apprezzato l’umanità e la generosità con cui sapeva rapportarsi e il pensiero mai scontato, anzi sempre originale e ragionato. In questi mesi ho potuto toccare con mano l’energica passione che ha donato al mondo della cultura e della solidarietà: nella ricerca scientifica e a servizio di sodalizi come il Lions club Adriatica Vittoria Colonna, l’associazione Amici del Teatro Rossetti, l’associazione San Michele e il Coro Le voci del vastese. Credo sinceramente che il valore del suo passaggio non svanirà nella nostra memoria collettiva».

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