A Scerni a breve è prevista l’apertura di un Cas – Centro di Accoglienza Straordinaria destinato ai migranti che raggiungono le coste italiane. Gli sbarchi a Ortona – scalo che è già stato assegnato tre volte alle navi delle ong che effettuano operazioni di salvataggio – hanno dimostrato che c’è una maggiore esigenza di tali strutture nel territorio regionale.
Il primo cittadino di Scerni, Daniele Carlucci, nei giorni scorsi, dopo aver ricevuto la conferma dalla prefettura dell’arrivo di minori non accompagnati, ha organizzato un’incontro con istituzioni e privati coinvolti per fare il punto. «È emerso spirito di collaborazione con l’obiettivo primario di garantire la migliore accoglienza e integrazione possibile per gli ospiti della futura struttura Centro Accoglienza Straordinaria nel nostro territorio». Alla riunione hanno partecipato Nicola Di Lallo, capitano della stazione locale dei carabinieri, Claudio Pracilio della cooperativa “La Nuvola” insieme ad alcuni suoi collaboratori e componenti della giunta comunale.
«Seppur l’amministrazione comunale non viene coinvolta e interessata della decisione di apertura di un Cas – spiega Carlucci – con spirito di responsabilità ho ritenuto opportuno convocare le cooperative incaricate alla gestione e la proprietà dell’immobile per rimarcare come siano fondamentali la collaborazione e il coinvolgimento istituzionale di tutti gli enti interessati. Tutti siamo ben consapevoli come la presenza di minori migranti avrà sicuramente un impatto sulla vita della comunità di Scerni ed è compito di chi “governa”, ognuno per il proprio ruolo, esercitare e attivare le proprie funzioni attribuite soprattutto nell’interesse degli ospiti e della tutela della sicurezza del territorio comunale di competenza. Nei giorni scorsi ho ricevuto una cordiale telefonata da parte del prefetto di Chieti, messo preventivamente a conoscenza della riunione, dove ho avuto ampie garanzie sulla massima collaborazione con l’obiettivo di gestire nel migliore dei modi l’arrivo e la permanenza dei ragazzi stranieri. L’amministrazione comunale non è contraria alle politiche di accoglienza e inclusione, ma è necessario che tutte le Istituzioni coinvolte lavorino insieme con spirito di responsabilità».