SS 81 ancora chiusa, sindaci e cittadini in strada per protestare: «Gravissimo danno al turismo»

Sindaci e cittadini nuovamente in strada per protestare contro i tempi degli interventi di ripristino della viabilità soprattutto nelle aree interne. Da due mesi la Strada Statale 81 Piceno-Aprutina è chiusa a causa del cantiere Anas per ripristinare la carreggiata danneggiata da un importante smottamento.
Domani mattina, 7 agosto, all’incrocio tra la SS81, la SP95 Casoli-Fara San Martino e la Provinciale Casoli-Ascigno almeno quindici sindaci in fascia tricolore protesteranno per chiedere un’alternativa per assicurare un collegamento di vitale importanza soprattutto per la stagione turistica dei piccoli centri.

Il cantiere Anas

«La situazione della viabilità delle zone interne sembra un tema ormai dimenticato da tutti – spiega il sindaco di Fara San Martino, Antonio Tavani – oltre 27mila abruzzesi escono sempre più dal radar dei servizi primari, persino per quelli essenziali. Vale non solo per le strade, ma per la sanità, per la banda larga, per ogni tipo di accesso a istruzione, formazione e assistenza, penalizzando inoltre l’unica forma di economia complementare a quella industriale, cioè il turismo e i servizi connessi nelle rinomate aree protette». 

Fara San Martino

All’appello di Tavani hanno risposto numerosi colleghi della zona che condividono le preoccupazioni per la sicurezza sociale, vie di fuga e di emergenza sanitaria lamentando il «gravissimo danno per decine e decine di piccole e piccolissime realtà turistiche dell’accoglienza e dei servizi che attendono undici mesi per dare un senso al proprio investimento economico, al flusso di visitatori verso una delle valli più ricche di natura e storia che offre castelli, grotte dannunziane, eremi benedettini, aree naturalistiche e archeologiche, borghi storici tra i più importanti in Abruzzo».

Domattina a indossare la fascia per protestare saranno i sindaci di Altino, Casoli, Civitella Messer Raimondo, Colledimacine, Fara San Martino, Gessopalena, Guardiagrele, Lama dei Peligni, Lettopalena, Montenerodomo, Palena, Palombaro, Roccascalegna, Taranta Peligna e Torricella Peligna».

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