«Le opere realizzate, compresa la piantumazione dei due filari di cipresso, creano ostacolo alla disponibilità della collettività». Nell’area di località Canale oggetto dell’ultimo sgombero andranno rimossi non solo la pavimentazione a secco, ma anche i due filari di cipressi del viale d’accesso.
A disporlo è l’ordinanza firmata ieri dal sindaco di Vasto Francesco Menna. Vi si legge che «la combinazione pavimentazione/cipressi crea un utilizzo carrabile ad esclusivo utilizzo dei trasgressori». Il riferimento è ai due filari di cipressi che delimitano la pavimentazione a secco, si tratta di circa 40 alberi di alto fusto. Menna aveva espresso la volontà di abbattere gli alberi già la mattina dello sgombero.
«Alberi e altra vegetazione sono stati piantati per nascondere gli abusi – ha detto il primo cittadino e presidente della Provincia di Chieti la mattina dello sgombero riferendosi anche agli oleandri al confine con la Statale 16 – Per questo, sarà rimosso tutto ciò che serve per il ripristino dei luoghi».
Nonostante la veemenza mostrata dal sindaco il 31 luglio scorso – «Qui stiamo ripristinando la legalità, voi state a pensare agli alberi», rivolto ai giornalisti presenti – non sarebbe stata fuori luogo una riflessione sulla salvaguardia di quegli alberi (di 20-30 anni di età), che certamente non sono dannosi e ingombranti manufatti, considerata anche la destinazione ambientale futura dell’area che dovrebbe diventare un parco.
Purtroppo il ripristino della legalità mietere vittime incolpevole come i bei cipressi sani e lussureggianti di questo viale abusivamente realizzato. La legalità è fondamentale e il suo ripristino altrettanto. Ci auguriamo solo che venga rispettato il criterio di sostituzione per gli alberi abbattuti e che un nuovo filare frangivento venga al più presto messo a dimora nel futuro Parco che il nostro Sindaco e Presidente della provincia ha promesso di realizzare.