Sono stati abbattuti come da apposita ordinanza i circa 40 cipressi che delimitavano il viale d’ingresso alla villa sulla sommità di località Canale a Vasto. L’edificio è l’unico manufatto che può restare, tutto il resto presente nell’ampia area circostante è da rimuovere, compresi gli alberi già abbattuti e la pavimentazione a secco al momento ancora lì.
Il sindaco di Vasto e presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, ha più volte ribadito che quegli alberi erano considerati anch’essi abusivi, quindi da rimuovere per permettere di «far tornare alla collettività tutta la zona» così come le siepi al confine con le strade confinanti (Statale 16 e stradina comunale che scende al mare). Nella stessa area è stata demolita una piccola costruzione e proseguono dal 31 luglio scorso le operazioni di sgombero di rimesse, baracche di legno e gazebo posizionati dal proprietario della villa.
Dopo le polemiche seguite all’ordinanza di abbattimento, il primo cittadino vastese in un post su Facebook se la prende con «alcuni» che «in questi giorni stanno cercando di spostare l’attenzione dei cittadini su quanto abbiamo fatto, parlando solo dell’abbattimento degli arbusti che nascondevano gli abusi e l’uso del gigantesco parco. Dove erano queste persone quando si sono liberati questi luoghi che oggi abbiamo restituito alla città e non solo?».
Poi, conclude con l’annuncio di nuove piantumazioni in vista del futuro parco benedettino: «Voglio rassicurare tutti dicendo loro che al posto degli arbusti piantati per camuffare usi e condotte illegali, piantumeremo alberi compatibili con quell’ambiente. Di fronte a questi attacchi indiscriminati e infondati, rispondo e rispondiamo con la concretezza dei fatti dimostrando che quanto stanno affermando e quanto da sempre affermano gli non risponde al vero! A testa alta, andiamo avanti per il bene, la crescita e lo sviluppo di Vasto!».
Un grazie immenso al Sindaco Menna! Meglio tardi che mai riguardo la riqualificazione della zona costiera. Non dimentichiamoci però di altre strutture abusive che finora sono state risparmiate, tipo quelle che circondano l’ex ristorante Zi Nicola…..