La riviera di Canale dopo lo sgombero: bagnanti e auto. «La usavano come seconda casa»

Tre giorni fa il secondo sgombero sul litorale di Canale. Il primo risaliva a novembre, quando in un’area di 36mila metri quadri era iniziata la rimozione di gazebo, manufatti, ombrelloni, sdraio, mobili e suppellettili. Erano ormai scaduti da tempo gli affitti dei terreni che furono delle Ferrovie e ora sono della Provincia. In attesa che si faccia il parco pubblico promesso dal presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, siamo andati a vedere qual è la situazione attuale, nella prima estate di libero accesso a tutta l’area.

Servizio di Michele D’Annunzio – Video di Nicola Cinquina

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Comments 2

  1. Massimo Ciccotosto says:

    Giorno. Io ed amici siamo stati alla Canale proprio ieri mattina e una perfetta e totale pulizia di tutti quei manufatti che insistevano da quelle parti sinceramente non l’ abbiamo vista . Ora ne approfittano per scaricarci laterizi ed i soliti sacchi neri di immondizia. Ben fatto la decisione presa da Francesco Menna ma a quando una fototrappola per bastonare gli incivili !?

  2. LUISA MOLINO says:

    Proprietari di imbarcazioni da diporto, provenienti dal vicino circolo nautico , parlano di abusivi rimessaggi in eternit a ridosso del Ristorante Zi Nicola di Zaccaria-Scafetta. Ho fatto notare loro che da più di dieci anni a questa parte esiste l’eternit biologico, in conformità alle norme vigenti. Ma loro, scuotevano la testa, convinti che possa trattarsi di vecchio eternit con il quale si erano costruiti da anni i rimessaggi dei pescatori, uno in particolare e parlavano di spettacolo indecoroso a ridosso del Ristorante. La via del mare sembrerebbe offrire scenari inquietanti.

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