«Bilancio evanescente di una giunta anni ’80», la minoranza attacca l’amministrazione Paolini

Senza programmazione né sguardo al futuro e senza coraggio. È così che la minoranza, in una conferenza stampa convocata non a caso nel rinnovato Parco delle Rose con l’ironico sottofondo di “Cosa resterà di questi anni ’80″, appella l’amministrazione Paolini a seguito dell’approvazione del bilancio di previsione e del Dup (Documento unico di programmazione) nell’ultimo consiglio comunale.

«Sono passati ormai 21 mesi dall’insediamento del Paolini III e questa giunta è già al capolinea – afferma i consiglieri di opposizione -: dai banchi della maggioranza durante la discussione sul Dup l’hanno definita “prudente”, per noi invece l’azione di governo è evanescente. Per non scegliere alcun tema di sviluppo reale della città la giunta Paolini si rifugia in un bilancio che praticamente non prevede idee, azioni di risanamento ambientale, azioni per dare dignità a pedoni e utenti fragili. Dal bilancio – proseguono – emerge una colata di asfalti per non scontentare nessuno, senza nemmeno prendere in considerazione il grande tema delle barriere architettoniche e dello stato critico, per quanto riguarda i pedoni, di alcune importanti vie del centro e del quartiere Santa Rita».

E proseguono parlando dei nove emendamenti presentati, tutti con parere favorevole degli uffici comunali come ricorda il consigliere Piero Cotellessa, ma tutti bocciati, come aveva ricordato lo stesso sindaco nella conferenza stampa di pochi giorni fa. «È una giunta che ha concluso poco e non ha messo in campo idee – afferma Leo Marongiu -. È assente anche sui grandi temi come la sanità, in cui si mostra totalmente prona ad Asl e Regione, le contrade che restano solo un grande spot, né si parla di sicurezza, sociale o visione più ampia della città». Gli emendamenti erano dedicati al quartiere Santa Rita, alla scuola “Il Giardino dei Bimbi” di Iconicella, le contrade, l’impiantistica sportiva ed il sociale ma sono stati tutti rispediti al mittente. «A cosa è servirà poi il nuovo mega progetto da un milione di euro nel Parco Diocleziano – incalza Davide Caporale -? Per microclima e ubicazione quello è un luogo inutilizzabile. Non era forse meglio prevedere dei fondi per apportare migliorie al Parco Villa delle Rose? I grandi eventi ci stanno dando ragione, ma molto c’è ancora da fare».

E per la minoranza molto c’è ancora da fare su commercio, artigianato e cultura, come ha ricordato Marusca Miscia. «Il sostegno alle associazioni culturali e alle iniziative di rilievo storico come l’Estate Musicale Frentana – dice Miscia – è stato praticamente azzerato nel bilancio e durante il 2022 li ha drasticamente diminuiti rispetto al passato, pur attingendo dai fondi di fine anno: anche in questo caso maggioranza sorda rispetto alle legittime richieste di associazioni e istituzioni culturali». E altro nodo cruciale e trasversale è quello legato alla comunicazione. «Usciamo dall’imbarazzo e diciamolo – affonda l’ex assessore alla Cultura -: la comunicazione di questa amministrazione è ridicola e a tratti imbarazzante. Un Comune come Lanciano non può permettersi delle pagine social così risibili. I cittadini hanno il diritto di essere informati sulle questione cruciali e il Comune ha il dovere di farlo. Servono dei professionisti». Sul verde e sulla questione legata all’ambiente è poi intervenuta la consigliera Rita Aruffo chiedendo una maggiore attenzione verso i temi green, perché «non possono essere trattati solo come un problema da risolvere e mai come una virtù».

«Sono un medico e vedo cosa non va nella sanità ogni giorno ed è da qui che voglio partire – dichiara Lorenzo Galati -. Nel nostro ospedale c’è una cronica mancanza di specialisti che si riversa sulle prenotazioni fantasma al Cup con costanti problemi tecnici e di tempi. Schael forse vive un’altra realtà». Ma ce n’è anche per sicurezza stradale, come accusa Sergio Furia e sulle politiche sociali. «Non una parola nei confronti di fragili, famiglie e bambini – tuona l’ex assessore Dora Bendotti -. E forse dovremmo spiegare a questa maggioranza che dovrebbe esserci una certa coerenza tra Dup e bilancio; tra ciò che si afferma di voler realizzare e fondi nella previsione di spesa, altrimenti sono solo spot».

A chiudere la conferenza fiume, ci ha pensato Giacinto Verna lanciando le ultime stoccate. «Quello presentato dall’amministrazione è un bilancio evanescente e, checché ne dica il sindaco, in forte ritardo. Non dà risposte ai bisogni dei cittadini né traccia una linea su cui far viaggiare la città – dice l’ex assessore ai Lavori Pubblici -. Questa è la giunta delle emergenze. Quando finiranno di rincorrerle ed inizieranno una programmazione seria di ciò che è necessario fare? Non erano forse loro quelli bravi?».

Sono, infine, quattro i punti su cui la minoranza pungola la giunta Pupillo e chiede maggiore impegno: la difesa dell’ospedale Renzetti, il futuro della Sangritana, la pista ciclopedonale sull’ex tracciato ferroviario e gli interventi sul Parco Villa delle Rose. «È ora che questa giunta esca dagli anni ’80 per entrare negli anni 2000 – chiudono i consiglieri -. Intanto la rimandiamo a settembre».

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