Si surriscalda il clima politico in vista del Consiglio comunale di fine luglio. Sono i debiti fuori bilancio che l’assemblea sarà chiamata a ratificare a provocare la reazione dei consiglieri di centrodestra: un milione 200mila euro derivati dalle sentenze definitive di condanna a carico del Comune di Vasto. Francesco Prospero, Vincenzo Suriani, Guido Giangiacomo (FdI), Antonio Monteodorisio (Forza Italia) e Giuseppe Soria (Lega) non voteranno quella delibera disertando la seduta.
«Una notizia che era nell’aria ma che è arrivata insieme alla convocazione del consiglio comunale di venerdì 28: il centrosinistra vastese ha prodotto un altro milione e 200.000 euro di debiti fuori bilancio, che devono passare per il Consiglio comunale», scrivono in una nota congiunta i rappresentanti del centrodestra.
«Debiti frutto di cause perse che risalgono agli ultimi 6-7 anni, compreso mezzo milione di interessi passivi che il Comune è stato condannato a ripagare a una società di credito, dopo aver rifiutato il pagamento di fatture che ora si vedrà costretto a saldare con gli interessi moratori di 500.000 euro a carico dell’Ente. Questa è la giunta Menna: debiti a go-go e disservizi. Non bastavano i 18 milioni del piano di riequilibrio sulle spalle dei vastesi, adesso si aggiunge anche questo debito milionario fuori bilancio».
Prospero, Suriani, Giangiacomo, Monteodorisio e Soria lasceranno ai consiglieri di maggioranza la responsabilità di ratificare il deficit: «Poichè la legge e il Testo unico degli enti locali impongono che i consiglieri comunali rarifichino i debiti frutto di sentenze definitive non potendo votare contro, lasceremo ai colleghi di centrosinistra questo onere di avallare i debiti che loro stessi hanno prodotto, boicottando il prossimo Consiglio comunale. Che è stato fissato arbitrariamente dal presidente del Consiglio scegliendo una data che la maggioranza dei consiglieri di opposizione aveva chiesto esplicitamente di evitare.
Ci chiediamo se valga l’antico detto “chi rompe paga e i cocci sono suoi”. Perché qui chi ha distrutto il bilancio comunale è ancora saldamente in sella, anzi viene anche premiato, mentre i cocci sono l’unica cosa che rimane in mano ai cittadini. Che continuano a pagare debiti, su debiti, su debiti, di fronte al capo pirata e alla sua ciurma».