Tre milioni di euro l’anno pagati dal Comune, ma «la società a cui venne affidata la gestione della pubblica illuminazione non cambia nemmeno una lampadina rotta». Francesco Menna, sindaco di Vasto, risponde così alle polemiche del centrodestra sui conti in rosso del municipio [leggi].
Secondo il primo cittadino, i debiti «sono quelli prodotti da uno scellerato contratto del 2005 voluto dalla giunta di cui faceva parte l’attuale consigliere comunale Guido Giangiacomo. Quindi, per sintetizzare, chi in passato ha consentito di firmare un contratto che alla città non ha portato fino ad oggi alcun miglioramento, ma solo spese, oggi critica l’amministrazione che ha cercato in ogni modo di revocare quell’accordo. Ricordo che attualmente, a fronte di circa tre milioni di euro l’anno di illuminazione pubblica pagata, la società a cui venne affidata la gestione della pubblica illuminazione non cambia non solo i pali della luce, ma nemmeno una lampadina rotta, tutto è fatto dal Comune a sue spese. Non vedo l’ora che arrivi nel 2025 la scadenza del contratto e poter così procedere ad un nuovo bando per illuminare tutti i quartieri ancora sprovvisti di illuminazione».