Scarichi abusivi o fogna rotta: il robot chiarirà la causa del divieto di balneazione

Saranno le videoispezioni con un robot a chiarire le cause dell’inquinamento che ha fatto scattare il divieto di balneazione nel mare antistante Fosso Marino. Il Comune di Vasto ha contattato la stessa impresa specializzata che ha eseguito i controlli sotterranei quando, a fine maggio, si è aperta una voragine lungo la rotatoria sud della circonvallazione Istoniense.

«La competenza è di Sasi, Arta e Ufficio circondariale marittimo, col supporto del Comune», dice a Chiaro Quotidiano Alessandro d’Elisa, assessore ai Servizi manutentivi. «Le verifiche con la fluorescina negli immobili privati non hanno dato riscontri di scarichi abusivi, quindi o c’è una rottura della rete fognaria che comporta uno sversamento dentro Fosso Marino, oppure c’è qualche scarico abusivo non intercettato dai controlli. Lo scorso anno, con un robot della Sasi, è stato possibile scandagliare la parte sotterranea del canale, ma solo parzialmente. A un certo punto, infatti, il macchinario si è fermato».

«Ho dato incarico agli uffici del settore Servizi di contattare la Solmas», la società di Pescara specializzata che ha perlustrato la condotta parallela all’Istoniense. «L’impresa ha l’attrezzatura adeguata per ispezionare tutto Fosso Marino con robot e scansione delle immagini, in modo da appurare con certezza la presenza di scarichi abusivi o di lesioni nella fogna, cosa possibile visto che la tubatura fognaria passa per un lungo tratto all’interno di Fosso Marino. Il tecnico dell’impresa valuterà, in un sopralluogo, la migliore tecnica per eseguire in tempi rapidi il controllo».

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