Reti in mare a Vasto Marina: rivive la sciabica, l’antico rito della pesca collettiva

Quando le condizioni del mare non consentivano di prendere il largo, si pescava vicino alla riva. Con una barca e molte braccia, si tendevano le estremità della rete per poi ritirarle gradualmente quando i pesci si erano impigliati. Era una tecnica chiamata sciabica.

Il tradizionale rito della pesca collettiva rivive ogni anno d’estate sulla spiaggia di Vasto Marina. Lo custodiscono sapientemente i soci dell’Anmi, associazione nazionale marinai d’Italia sotto la guida del loro presidente di sezione, Luca Di Donato, in un’iniziativa che è diventata un appuntamento immancabile, rinnovato anno dopo anno in collaborazione con l’Ufficio circondariale marittimo di Punta Penna, di cui è comandante il tenente di vascello Stefano Varone, e l’amministrazione comunale, rappresentata oggi dalla vicesindaca, Licia Fioravante, e dall’assessora alle Attività produttive, Anna Bosco.

Stamattina alle 9 la rievocazione storica è andata in scena sul tratto di arenile a sud del pontile con la consueta cornice di pubblico di centinaia di persone: vastesi e turisti attratti dal fascino della tradizionale tecnica di pesca, capace di incuriosire genitori e bambini.

La varietà del pescato dell’Adriatico è alla base della proposta culinaria vastese. Perciò la seconda parte dell’evento è stata dedicata al brodetto, il piatto tipico della cucina vastese, preparato in riva al mare secondo la ricetta che sposa il pesce, il pomodoro mezzotempo, il peperone e l’olio d’oliva delle campagne di Vasto.

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