Vetrine buie, negozi vuoti. Frigoriferi spenti nei giorni in cui l’afa ha raggiunto il picco: per bar, ristoranti e gelaterie di Vasto una giornata da dimenticare a causa del black out. Anche alcuni supermercati sono rimasti chiusi.
«Qualcuno in giro c’era, ma entrava nei negozi e, vedendo che non c’era corrente, diceva: ripasso domani», riferisce Marco Corvino, presidente del consorzio Vasto in centro. Nel resoconto dell’assurda giornata di ieri, «domani» vuol dire oggi, quando i generatori d’emergenza, arrivati soprattutto da Marche, Lazio, Molise e Puglia, hanno gradualmente ripristinato in tutta la città la fornitura elettrica. Alcuni gruppi elettrogeni montati ieri sono stati sostituiti stamattina da un impianto più potente.
Decine di migliaia di persone sono rimaste senza luce né acqua per un’intera giornata, una delle più calde di questo luglio torrido. Le avvisaglie dei due giorni precedenti, quando pure la corrente era saltata più volte sia nella città alta che sulla riviera, non sono servite a evitare l’emergenza di un 21 luglio da bollino nero.
Ora, mentre i frigoriferi tornano a funzionare, molti prodotti sono da buttare. La conta dei danni servirà a chiedere i risarcimenti. La strada per ottenerli è la class action, l’azione legale collettiva che coinvolga Comune, imprenditori, commercianti e anche cittadini. «Io e un gruppo di persone che conosco siamo pronti a partecipare», assicura un nostro lettore, M.D.V., che ci contatta per dire che è intollerabile restare al caldo e al buio così a lungo.
«Ieri è stata una giornata surreale, non abbiamo potuto lavorare», spiega Corvino. «Il problema non è solo il mancato guadagno, che ha riguardato tutte le attività, ma anche il deterioramento dei prodotti di bar e ristoranti e i danni ad elettrodomestici e aria condizionata. Ci siamo sentiti con il sindaco Menna e con l’assessora Bosco per valutare insieme il da farsi e sostenere i commercianti, in particolare con una class action nei confronti dell’Enel. Ci siamo rivolti all’avvocato Vittorio Melone per capire quali strade percorrere. Paghiamo le bollette in cui ci sono tante voci di costo, come gli oneri di sistema, ma ci chiediamo dove sia questo servizio, se poi manca l’energia elettrica nel pieno della stagione estiva, nel periodo dei saldi, in giornate fondamentali per la vitalità degli esercizi commerciali del centro».
«Ieri siamo rimasti senza elettricità dal mattino fino alle 21,30» racconta una esercente. «I clienti si lamentavano perché non potevano pagare con il Pos. Già quest’anno c’è stato un calo di presenze, abbiamo lavorato pochissimo. Stiamo arrancando, speriamo che ad agosto vada meglio».
«Il black out è stato anche comunicativo e ha causato problemi seri, danni alle attività, che ieri non hanno aperto perché non si sapeva cosa stesse succedendo», racconta Patrizio Lapenna, direttore di Confesercenti Vasto. «Ci è stato comunicato all’ultimo minuto che sarebbero stati montati i generatori di corrente per superare questa crisi, che ha determinato dieci disconnessioni in altrettanti punti della città, mandando in tilt tutto l’impianto. Ci faremo promotori della verifica della possibilità di intraprendere un’azione di risarcimento danni. Stiamo studiando tutta la normativa, sia per le singole imprese che per l’azione collettiva. Però ci interessa soprattutto la prospettiva, cioè che non accada più».
«Le prime comunicazioni – protesta il sindaco Menna – le abbiamo ricevute alle 18,30, troppo tardi. Il sovraccarico di tensione e il caldo hanno causato un effetto domino che ha messo fuori uso decine di cabine elettriche, che non sono adeguate, vanno modernizzate. Il Comune ha ceduto all’Enel un terreno nella zona retrostante il monumento a don Milani perché si costruisca una centrale unica, che coordini tutte le cabine elettriche, in modo che non ci siano guasti diffusi sul territorio e non si debbano rompere le strade qua e là per le riparazioni. Un intervento per cui è stato già intercettato un finanziamento da dieci milioni di euro. Sono stati chiesti i necessari pareri agli enti competenti, quindi penso che a breve partiranno i lavori. Questa emergenza ha lasciato senza corrente anche il Comune e le sedi delle forze dell’ordine. Non c’è stato un minimo di comunicazione. Ritengo opportuna un’azione collettiva».