Ricevere i turisti e dover dire loro che non c’è luce né acqua è un problema serio. È stato così ieri e, in parte, anche nella mattinata di oggi: «La luce è tornata, l’acqua manca ancora», diceva a Chiaro Quotidiano stamattina, attorno alle 10,15, Michele Di Chiacchio, presidente del consorzio di albergatori Vasto golfo d’oro.
«Per diversi giorni abbiamo avuto una serie di interruzioni di corrente che hanno provocato danni alla rete Internet e alle schede elettroniche dei condizionatori. E anche cinque giorni di disagi causati dalla rottura della condotta idrica a Fresagrandinaria», oggi riparata. «I beni primari vanno garantiti, altrimenti è impossibile fare turismo. Da parte dell’Enel non c’è stata alcuna comunicazione. Avrebbe dovuto aggiornarci su quanto stesse accadendo e sui tempi del ripristino totale della fornitura elettrica. Stesso discorso vale per la Sasi», la società che gestisce il servizio idrico integrato (acqua potabile, fogne e depurazione) in 87 comuni della provincia di Chieti. «Anche se avessimo voluto attivare un gruppo elettrogeno, non avremmo certo potuto farlo al volo, ma avremmo dovuto essere informati sui tempi di ripristino della corrente, in modo da poter valutare interventi di emergenza per salvaguardare le nostre strutture».
Il problema è più ampio e non riguarda solo questo mese di luglio. «Ogni anno – afferma Di Chiacchio – rincorriamo le emergenze, spesso senza avere le necessarie informazioni: non è possibile che l’Enel non avvisi neanche il sindaco e che la Sasi non ci porti a conoscenza di un guasto così rilevante in un periodo caldissimo dell’estate. Se le condizioni rimangono queste, tra carenze di personale e di servizi essenziali, le nostre strutture chiuderanno. Siamo in una situazione di resa. Si possono verificare dei problemi, ma almeno ci dicano come stanno le cose».