«Crisi idrica non è responsabilità di Arap. Istituire un tavolo delle emergenze»

«Dalle ore 10 di sabato 22 luglio, Arap Servizi Srl, ricevuta la comunicazione dell’avvenuta riparazione dell’adduttore irriguo industriale da parte del Consorzio di Bonifica Sud, ha potuto ripristinare la portata ordinaria di acqua a Sasi, ovvero, oltre 60 litri al secondo». A comunicarlo è l’amministratore unico di Arap Servizi Nicola Del Prete.

La perdita d’acqua a Fresagrandinaria

«È bene che ci sia un po’ di chiarezza sull’emergenza idrica che ha interessato il nostro territorio in questi ultimi giorni, come convenuto con il presidente di Arap Giuseppe Savini – precisa l’amministratore di Arap Servizi -Intanto, consentitemi di ringraziare l’ing. Gianluigi Torino, responsabile tecnico, e tutti i suoi preziosi collaboratori e tecnici per aver gestito la distribuzione delle acque di stoccaggio del nostro impianto di trattamento di San Salvo in una situazione critica, garantendo un flusso ridotto ma continuo di acqua sia a Sasi che alle industrie.

Non entriamo nel merito delle critiche o delle presunte responsabilità attribuiteci in maniera superficiale ed impropria – sottolinea Del Prete – siamo qui per svolgere un servizio pubblico di estrema delicatezza ed è bene che i cittadini, anche se indirettamente e le aziende da noi serviti, sappiano con chiarezza cos’è accaduto e come abbiamo fronteggiato l’emergenza. Alle 13,30 del 17 luglio scorso, con una comunicazione tramite Pec, la società concessionaria del Consorzio di Bonifica Sud per le opere di salvaguardia e soddisfacimento delle esigenze irrigue, potabili ed industriali del bacino idrografico del Trigno ci comunicava che in serata avrebbero chiuso l’adduttore che porta direttamente presso il nostro impianto di San Salvo circa 170 litri di acqua grezza al secondo dal fiume Trigno, per lavori di manutenzione straordinaria non rinviabili. E ci annunciava che i lavori sarebbero durati circa tre giorni, dunque fino al 20 luglio. A questo punto, immediatamente, abbiamo avvisato del problema il sorvegliante che monitora i livelli delle vasche Sasi, unico ente nostro interlocutore per la vendita di acqua potabile, pianificando con lo stesso una riduzione di portata per i successivi tre giorni. Una riduzione che ha riguardato anche l’acqua industriale che garantiamo alle industrie. Prudenzialmente il nostro responsabile tecnico ha deciso che, a fronte dei 40 mila metri cubi di acqua stoccata nelle vasche di accumulo a San Salvo, bisognava razionalizzare questo bene prezioso e gestirlo per 4 giorni di crisi, uno in più rispetto a quanto ci aveva comunicato il gestore dell’adduttore del Consorzio di Bonifica. Ed ha fatto bene, perché lo stesso gestore, il giorno 20 luglio, ci comunicava che per la difficoltà dell’intervento, sarebbero state necessarie altre 24 ore prima di poter ripristinare la portata nell’adduttore.

Venerdì 21 luglio, alle ore 18, l’adduttore riparato ha iniziato a convogliare, man mano, il flusso di acqua grezza che giunge direttamente al nostro impianto, così da consentirci, il tempo necessario per la potabilizzazione, di ripristinare la ordinaria portata di acqua a Sasi. Dispiace anche a noi per il disagio che si è creato; per questa ragione sarebbe opportuno creare da subito un tavolo di emergenza che possa gestire crisi impreviste come quella dei giorni scorsi, al fine di tenere allertata la popolazione e gli operatori del turismo e del commercio– conclude Del Prete – comunicando loro in tempo reale ed in massima trasparenza come viene gestita la crisi».

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