«Il Jova beach party non ha portato il sol dell’avvenire, ma solo più problemi a Fosso Marino»

A un anno dai due concerti di Jovanotti sulla spiaggia di Vasto Marina non solo non si vede l’inizio di una nuova era turistica per la città, ma si aggravano i problemi ambientali legati agli scarichi abusivi a Fosso Marino. Dopo essere stato tra i pochi dissidenti dello scorso anno, definiti ecoterroristi dal sindaco, Francesco Menna, Stefano Taglioli torna a far sentire la sua voce sui problemi legati al canale che sfocia qualche decina di metri a sud del pontile.

Fosso Marino

«Il divieto di balneazione prospiciente Fosso Marino, nel cuore di Vasto Marina (non è la prima volta dopo il Jova beach party), in piena stagione balneare e per fortuna della città e di tutti ieri revocato, dimostra senza alcun dubbio tre cose fondamentali», scrive in un comunicato il coordinatore del Gruppo fratino Vasto.

«Sui fatti del 2022 fra il sindaco e alcuni ecologisti che si fecero allora carico della questione innescatasi per il Jova beach party – dal sindaco definiti “ecoterroristi”, senza porgere poi nessuna scusa pur richiesta – avevano indubbiamente ragione (purtroppo) i cosiddetti “ecoterroristi”: la tombatura di Fosso Marino- con scarichi inclusi tipo un malefico pacco regalo alla città – ha significato gettare via oltre 80mila di fondi pubblici per tornare oggi a una situazione più critica di quella precedente alla tombatura.

Smentire sé stessi ignorando quello che prevedeva il Piano del demanio marittimo comunale (la rinaturalizzazione di Fosso Marino prevista dalla amministrazione Lapenna) al solo fine di consentire lo scorso anno un concerto privato (previsto oggi negli spazi ovvi per un concerto di quelle dimensioni e non sulle spiagge) è stato un triplo salto mortale terminato con una rovinosa caduta – non poteva essere altrimenti – che ha coinvolto altrettanto rovinosamente, purtroppo, l’immagine di Vasto.

Del “sol dell’avvenire” per Vasto e la Marina, prospettato a seguito della tombatura di Fosso Marino, non v’è traccia, anzi. Si diceva allora – non solo dalla politica, ma anche da molti operatori turistici e cittadini, ed è bene ricordare questa ultima cosa – che “niente sarà come prima dopo il Jova beach party”. Che dire oggi? Un boomerang niente male quelle dichiarazioni. Non solo per Fosso Marino, ma per la situazione generale alla Marina dove niente si nota del “sol dell’avvenire” prospettato. Resta l’amarezza per la città e per l’assenza sull’argomento di alcuni ambientalisti (soprattutto Legambiente e WWF) che non sono ovviamente “ecoterroristi” (sigh…), ma di certo non sanno stare più sul pezzo. Come la mettiamo – sotto tutti i punti di vista – vale – quello che argutamente diceva il buon maestro Flaiano: “la situazione è tragica, ma non seria”».

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Comments 3

  1. Franco De Leo says:

    Buongiorno,
    da turista proprietario di casa da 30 anni a Vasto marina, rimango perplesso da quanto riportato nell’articolo dal titolo «Il Jova beach party non ha portato il sol dell’avvenire, ma solo più problemi a Fosso Marino» del 16 luglio 2023.
    Non comprendo come possa, chi si definisca ecologista, non portare avanti, unitamente a cittadini e turisti (specialmente se proprietari di casa), la giusta battaglia di rivendicare un mare non inquinato a Vasto marina. Dobbiamo infatti tutti sapere che il mare di Vasto marina è inquinato.
    Da anni, ormai, non ha assolutamente più la bandiera blu e spesso si mistifica la bandiera blu di una zona totalmente diversa dalla marina ossia Punta Aderci.
    I turisti e i cittadini, nella stragrande maggioranza, vanno al mare alla marina e non a Punta Aderci e quindi va detto a gran voce che il mare che ci fate fruire a Vasto è da anni peggiorato ed oggi davvero indecoroso, tra divieti di balneazione ecc.
    Di questo si dovrebbero occupare tutti coloro che hanno realmente interesse al bene di Vasto e della sua principale risorsa naturale che è il mare. Non fare gli ecologisti solo per il fratino o solo per strilumentalizzare eventi bellissimi come il concerto del Jova Beach Party della scorsa estate.
    In un’epoca in cui hanno ottenuto la bandiera blu, e comunque un miglioramento importante della qualità del mare, altre mete turistico-balneari che in passato avevano un mare molto più inquinato di quello di Vasto, ci vorrebbe un’unità di intenti tra cottadini, turisti, amministratori (ai vari livelli) sul problema serissimo dell’inquinamento del mare di Vasto marina.
    Cordiali saluti.

    Titolo: “rivendichiamo tutti un mare pulito a Vasto marina, senza strumentalizzazioni di sorta.”

  2. Di Bussolo Angelo says:

    Il problema dello scarico a mare del “fosso marino” penso sia risolvibile con una vasca di depurazione, da ubicare
    naturalmente a monte dello scarico a mare.

  3. nicola di nanno says:

    Sono sempre gli ecologisti che devono portare avanti le battaglie per la difesa ambientale e pulizia, sopratutto per difendere gli interessi dei turisti proprietari di case che se ne stanno dietro la finestra a guardare.

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