Concorso, centrodestra manda i documenti all’Anac e valuta l’azione legale

Il primo passo sarà l’invio delle carte all’Autorità nazionale anti corruzione. Poi, se necessario, si passerà alle vie legali. Si sposta al di fuori dei confini politici l’azione dell’opposizione sul concorso per messi notificatori del Comune di Vasto. Oggi pomeriggio, nella sede di Fratelli d’Italia, in corso Garibaldi, cinque consiglieri comunali di centrodestra hanno annunciato i prossimi passi dopo che, nell’infuocato Consiglio comunale di stamattina, è stata bocciata la proposta di istituire la commissione d’Indagine voluta da tutti e nove i rappresentanti delle minoranze.

Da sinistra, Giangiacomo, Cappa, Suriani, Soria e Prospero

«Oggi – annuncia Vincenzo Suriani (FdI) – finisce la via politica, ora valutiamo il ricorso alla Procura e ad altri organi di garanzia, ad esempio l’Anac, cui di sicuro ci rivolgeremo. Nel Consiglio comunale è emersa la volontà di Francesco Menna di insabbiare. La cosa più grave è che nessun consigliere comunale di maggioranza abbia preso la parola, ha parlato solo il sindaco. Una maggioranza falcidiata, perché alcuni hanno rapporti con singoli candidati, altri si sono assentati per dissenso».

«Il sindaco, che dovrebbe pensare ad altri grossi problemi come la balneabilità del tratto centrale della spiaggia di Vasto Marina, oggi pensa a dare dell’arrogante ai componenti della commissione di Vigilanza, di cui fanno parte non solo i consiglieri di opposizione, ma in maggior numero quelli di maggioranza», attacca Guido Giangiacomo (FdI). «Tutti i principali dirigenti comunali si sono dichiarati incompatibili in merito a questo concorso, tant’è che Menna ha dovuto nominare un segretario comunale per un giorno pur di mandare avanti la procedura. Aspettiamo la pubblicazione della graduatoria e poi valuteremo. Quello di oggi in Consiglio comunale era un processo morale. Il sindaco ha confermato di aver sporto querela in merito al volantino anonimo. Ora prenda tutti gli altri atti e li porti al pubblico ministero».

«Anche in questo Consiglio comunale le nostre domande sono rimaste senza risposta», sottolinea Giuseppe Soria (Lega). «Il sindaco ha attaccato la commissione di Vigilanza, che ha lavorato e ha lavorato bene. Ora percorreremo altre strade, ma a questo punto il sindaco quelle risposte dovrà darle».

«Questa è la posizione della minoranza tutta», precisa Alessandra Cappa (Per Vasto). «Anche grazie alla Vigilanza siamo riusciti ad avere un’idea sull’esito del concorso. Chiedevamo risposte etiche e un confronto sano in Consiglio comunalde sull’agire etico, un confronto che non avrebbe potuto togliere nulla a chi non ha nulla da nascondere».

«Nessuno può dire che questo sia un esito del concorso nel rispetto di regole, correttezza, serenità e chiarezza», afferma Francesco Prospero (FdI). «In questo modo, Menna e la maggioranza hanno indotto un senso di sfiducia in candidati e cittadini. Nessuno ha potuto smentire che ci siano parenti di consiglieri comunali e membri dello staff del sindaco. Chiediamo il ripristino della trasparenza e della fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni».

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