«Il commercio abusivo a Vasto Marina è legalizzato, dov’è Menna?»

I consiglieri comunali di Fdi Francesco Prospero, Vincenzo Suriani e Guido Giangiacomo intervengono sulla presenza di venditori abusivi di merce contraffatta a Vasto Marina e sottolineano l’assenza del sindaco Francesco Menna sul tema. 

«Il Commercio abusivo sul nostro lungomare è non solo tollerato, ma legalizzato – attaccano i tre consiglieri – Menna e la sua “Ciurma” tollerano, senza batter ciglio, la presenza di decine di venditori abusivi che danneggiano il Made in Italy e i commercianti che esercitano, legalmente, le proprie attività pagando affitti e tasse. Cosa stanno facendo i nostri amministratori per reprimere questa illegalità? “Menna il Pirata” cosa farà questa volta? Isserà il Jolly Roger o la bandiera bianca simbolo della resa, della sua amministrazione, al cospetto dei commercianti abusivi?», continuano i tre esponenti riferendosi alla bandiera dei pirati issata dal primo cittadino al terminal.

Lo scorso settimana era stata la guardia di finanza a sequestrare la merce contraffatta [LEGGI].

«Fratelli d’Italia, anche negli anni passati, ha agito in consiglio comunale per tutelare  il commercio legale dalle contraffazioni e dall’abusivismo. Lo ha fatto protocollando e discutendo decine di mozioni e interrogazioni che, talvolta, hanno smosso le coscienze degli amministratori locali spingendoli a effettuare i dovuti controlli e sequestri. Se questo scempio non dovesse cessare, protocolleremo un’interrogazione per portare di nuovo la problematica in consiglio comunale. E, questa volta, denunceremo tale vergogna con manifesti da affiggere sulla pubblica piazza. Invitiamo anche cittadini e commercianti a chiedere l’intervento del comando della polizia locale e del suo assessore, latitante nel combattere le contraffazioni e il commercio abusivo. La tutela della legalità, del commercio e dei prodotti di marca, devono essere la bussola di ogni amministratore che si rispetti, mentre Menna e i suoi alleati, anche su questa tematica, sono completante assenti», concludono Prospero, Suriani e Giangiacomo.

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