Ora i residenti pensano a una raccolta di firme. Avevano chiesto dei rallentatori, è arrivata la sostituzione del semaforo, spento da lungo tempo. Ma, tra code e smog, il primo scorcio della stagione estiva è stato tutt’altro che tranquillo a Sant’Antonio Abate, nella parte alta di Vasto. Una zona che non si può più definire una contrada. Vista l’espansione edilizia degli ultimi vent’anni, è ormai una continuazione del nucleo urbano. Più residenti, più macchine. Oltre al fatto che li confluiscono i flussi della provinciale 181 (la strada interna che collega Vasto e San Salvo), della 212 Istonia, che porta a Cupello, e di via Cardone, che conduce al centro cittadino.
«Abbiamo constatato dei problemi nel funzionamento del semaforo», racconta Domenico Salvatorelli, che abita proprio nelle vicinanze del crocevia. «A volte salta un turno di transito e siamo costretti ad attendere il doppio del tempo. È successo a chi proveniva da San Salvo, altre volte a chi arrivava dal centro di Vasto».
Anche rientrare nelle case è diventato difficoltoso, con la conseguenza di allungare i tempi di attesa di chi, specie nelle ore di punta, è incolonnato. «Quel semaforo – ricorda Salvatorelli – era ormai disattivato da anni. Il problema era che le auto provenienti da Cupello arrivavano a forte velocità. Per questo avevamo chiesto l’installazione di un paio di rallentatori nei pressi dell’incrocio e non 200 metri più a monte, dove sono stati realmente sistemati. Inoltre non possiamo più aprire le finestre sul lato strada a causa dello smog».
Ora sono pronti ad avviare una raccolta firme da consegnare al Comune e alla polizia locale.
Nei giorni scorsi a segnalare i disagi era stata un’altra abitante della zona, Laura Lugetti:
Lamentele cui aveva replicato il comandante della polizia locale, Giuseppe Del Moro: