I sindaci marciano a Gissi contro i tagli della Asl: «Decisione che non possiamo accettare»

La protesta a Gissi negli stessi minuti della consegna a Carunchio della prima automedica da parte della Asl Lanciano Vasto Chieti. Le avvisaglie di dissenso nei confronti dell’ultimo atto di Thomas Schael si sono concretizzate oggi nella marcia di 16 sindaci (o delegati) davanti al Punto di Primo Intervento. Il direttore generale dell’azienda sanitaria intende tagliare, a partire da domani primo luglio l’orario di apertura: non più 24 ore, ma dalle 8 alle 20.

«È una decisione che non possiamo accettare», ripetono i rappresentanti di Gissi, Castiglione Messer Marino, Casalbordino, Carpineto Sinello, Fraine, Furci, Guilmi, Lentella, Liscia, Palmoli, Roccaspinalveti, San Buono, San Giovanni Lipioni, Torrebruna, Tufillo, Vasto.
«Abbiamo sposato inizialmente il progetto perché doveva essere un di più concesso al nostro territorio che presenta numerosi anziani, un’estensione ampia e tanti comuni – spiega il primo cittadino di Gissi, Agostino Chieffo, che ha convocato la protesta – Noi non siamo contrari, ma la consegna dell’automedica è coincisa con una riduzione di personale al Ppi di Gissi e alle postazioni del 118. L’incapacità della dirigenza nel reperire medici non può ripercuotersi sui cittadini».

In primo piano Agostino Chieffo

Dello stesso avviso la prima cittadina di Castiglione Messer Marino, Silvana Di Palma: «Da noi la situazione è ancora più grave perché siamo a 60 km dal primo centro stroke che è Vasto. Togliendo l’ambulanza medicalizzata o riducendo i turni del 118 i tempi di attesa e di intervento sarebbero eccessivi».

Già nella giornata di ieri il sindaco di Gissi ha annunciato che sarà battaglia legale con un ricorso al Tar. In un caso simile, anni fa, il tribunale amministrativo diede ragione al Comune di Gissi, la Asl è avvisata.

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