Duecentomila euro per la somma urgenza. Si è tenuto ieri mattina in modalità telematica il tavolo tecnico urgente tra Comuni, Regione, Provincia, Protezione civile, Sasi e genio civile convocato dal sindaco Claudia Fiore per individuare una soluzione per il ripristino della grande frana che ha causato la carenza idrica durata una settimana.
Ciò che è emerso è innanzitutto la disponibilità di 200mila euro dal genio civile per la somma urgenza. Bisognerà innanzitutto drenare la parete della montagna che continua a franare in località Acquaviva, poi sarà necessario uno studio geologico per capire come intervenire. Per adesso nuove emergenze idriche dovrebbero essere scongiurate grazie alla soluzione-tampone individuata dal personale Sasi che ha operato in quei giorni sul posto.
Difficile al momento indicare una tempistica per il ritorno a una normalità “pre-dissesto”. Il collettore dal quale partono i tubi flessibili che oggi consentono l’approvvigionamento idrico rappresenta un intervento provvisorio per evitare l’emergenza idrica, ma per ripristinare completamente l’adduttrice principale dell’acquedotto Sinello c’è bisogno che il terreno si arresti. La Sasi – presente alla riunione con il presidente Gianfranco Basterebbe, il direttore dell’area tecnica Pio D’Ippolito e il responsabile delle reti adduzione e distribuzione Fabrizio Talone, nei giorni scorsi accorso sulla frana – ha prospettato diverse soluzioni che saranno valutate.
Oltre all’aspetto idrico della vicenda, c’è quello viario. La strada comunale rimessa da poco a nuovo con un milione di euro era usata per raggiungere Castiglione Messer Marino e, dai lavoratori, la Val di Sangro. Un tratto di 150 metri circa è stato spazzato via, il paesaggio è radicalmente mutato. La speranza dei cittadini è che anche questo collegamento possa essere in qualche modo riattivato in tempi non eccessivamente lunghi.
Su questo punto gli altri eclatanti e recenti casi dell’Alto Vastese non sono incoraggianti: il crollo della parete rocciosa sulla Sp 162 tra Carpineto Sinello e Roccaspinalveti, la frana sulla Sp 151 tra Carpineto Sinello e Guilmi e quella nell’altro tratto della Sp 162 tra Castiglione Messer Marino e Fraine hanno richiesto tempi di ripristino di 5-6 anni.
Per ora, per saperne di più su tempi e modi bisognerà attendere gli studi sul movimento franoso.