«Automedica? I vantaggi per la popolazione saranno evidenti»

«I vantaggi per la popolazione saranno evidenti, poiché l’automedica consentirà al medico di muoversi più velocemente per raggiungere le varie zone interne». Thomas Schael, direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, non cambia idea sull’automedica che dovrà coprire le località dell’entroterra. Per implementare questo servizio l’apertura del Punto di Primo Intervento di Gissi sarà dimezzata alle sole ore del giorno; fatto, questo, che ha causato le vibranti proteste del sindaco gissano Agostino Chieffo.

Schael in una nota difende la propria scelta: «L’integrazione tra automedica, ambulanza infermieristica e ambulanza con soccorritori di livello avanzato è stata già adottata da altre regioni che ne hanno fatto un modello di efficienza in termini di assistenza, perché garantisce la presenza del medico sul posto quando realmente necessaria, mentre negli altri casi l’intervento può essere effettuato dall’infermiere, in grado di portare a termine adeguatamente la maggior parte degli interventi di emergenza». 

La prima automedica diventerà operativa dal 1° luglio. È la prima vettura acquistata; a questa se ne aggiungeranno altre due già ordinate e in fase di allestimento. «La nuova organizzazione permetterà di coprire con maggiore efficienza territori nei quali la postazione del 118 non sempre garantisce la presenza del medico per mancanza oggettiva di professionisti disponibili, una carenza che sporadicamente investe anche alcuni Punti di Primo Intervento come Gissi e Casoli».

Il mezzo, un Suv 4×4, è dotato di apparecchiature sanitarie installate nel vano bagagli, collocate su un modulo slitta con guide che ne permettono la rapida estrazione: bombole di ossigeno, defibrillatore LIfepack, respiratore polmonare, aspiratore, pulsossimetro, frigorifero, zaino di soccorso, immobilizzatore.

«Con l’introduzione dell’automedica abbiamo la possibilità di servire al meglio più territori – sottolinea Emmanuele Tafuri, direttore del dipartimento Emergenza-Urgenza della Asl – perché garantisce la presenza di medico e infermiere sul luogo dell’intervento nei soccorsi più complicati, e se necessita il trasporto in ospedale viene inviata l’ambulanza dalla sede più vicina. Nei casi più gravi può essere il medico ad accompagnare il paziente fino al ricovero, diversamente resta a disposizione sul territorio, senza lasciarlo scoperto per ore, delegando all’infermiere, che ha competenze adeguate, l’assistenza  durante il trasferimento in ospedale».

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