Entro il 2025 il centro ricerche abbandonato produrrà idrogeno per aziende e veicoli. La seconda vita dell’ex Cotir (Consorzio per le tecniche irrigue) di Vasto inizierà entro un paio d’anni. «I tempi sono quelli del Pnrr», spiega Giuseppe Savini, presidente dell’Arap (Azienda regionale per le attività produttive), a margine del convegno a Palazzo d’Avalos su Idrogeno: opportunità della transizione energetica dei porti e marine. Stamattina, nella pinacoteca della storica residenza dei marchesi, sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore regionale all’Energia e all’Ambiente, Nicola Campitelli; l’assessora comunale alle Attività produttive, Anna Bosco; Folco Soffietti dell’università Iuav di Venezia, che ha curato l’introduzione sul tema Strategia energetica dei porti adriatici. La visione Framesport. La seconda parte è stata dedicata alla tavola rotonda su La transizione energetica nei contresti portuali: il ruolo dell’idrogeno e delle altre soluzioni.
Il Cotir di contrada Zimarino è abbandonato da anni. I ladri lo hanno devastato: oltre a rubare macchinari agricoli e apparecchiature di ricerca, hanno sradicato anche tutti i cavi elettrici. La nuova prospettiva è farne un impianto per produrre idrogeno (guarda).
Intervista a Giuseppe Savini, presidente di Arap: