È vera emergenza idrica: conduttura di nuovo danneggiata dalla frana a meno di 24 ore dai lavori

L’ultima riparazione all’adduttrice principale dell’acquedotto del Sinello è durata meno di 24 ore: la frana in movimento da giorni ha nuovamente spezzato la conduttura. Quelli che si profilano sono giorni – se non settimane – di vera emergenza idrica.

Il movimento franoso iniziato con le abbondanti piogge delle ultime settimane in località Acquaviva sembra non arrestarsi e la rottura di oggi è solo una nuova conseguenza. La Sasi ha appena comunicato ai sindaci dei paesi interessati la nuova interruzione all’erogazione idrica. Quindici i Comuni interessati: Atessa (località Quercia Nera e Carapelle), Carpineto Sinello, Carunchio, Casalanguida, Celenza sul Trigno, Dogliola, Fresagrandinaria, Guilmi, Lentella, Liscia, Palmoli, Roccaspinalveti, San Giovanni Lipioni, Tornareccio e Tufillo.

La frana a confronto tra ieri e oggi

La società che gestisce il servizio idrico integrato ha indicato come fine degli interventi le ore notturne di domani 22 giugno. Ma come accaduto qualche ora fa, i lavori potrebbero rivelarsi vani a causa del vasto movimento franoso in atto. La prima riparazione era stata portata a termine nella notte tra il 19 e 20 giugno, ma alle 3 del mattino di ieri uno smottamento ha rotto nuovamente la conduttura.
A questo va aggiunto che dopo la fine delle operazioni, c’è bisogno di varie ore per far sì che il flusso torni regolare in tutti i paesi.

Ieri il sindaco di Roccaspinalveti, Claudia Fiore, ha chiesto il riconoscimento dello stato d’emergenza e nel paese dell’Alto Vastese è arrivato il geologo della protezione civile regionale. «Gli operai sono davvero stremati, stanno lavorando giorno e notte – dice il primo cittadino – ma la frana sembra inarrestabile: rispetto a ieri la strada si è abbassata di cinque metri. Per questo l’appello alla Sasi è di soddisfare le esigenze di tutti i paesi coinvolti».
Un’ipotesi potrebbe essere la deviazione del percorso della conduttura, ma si tratta di un’opera di non facile e, soprattutto, veloce realizzazione.

Medesima richiesta è stata avanzata poco fa anche dal primo cittadino di Guilmi, Carlo Racciatti. Quest’ultimo centro abitato è senz’acqua potabile da domenica 18 giugno perché condutture e serbatoi non hanno avuto il tempo di riempirsi. Nella giornata di ieri, alcuni comuni sono stati raggiunti dalle autobotti inviate dalla Sasi, ma non tutti. »Una situazione insostenibile e inaccettabile – dice il sindaco – Ci sono anziani, bambini senza acqua. A questi vanno aggiunti i gravi danni di chi ha allevamenti e non può rifornirsi d’acqua. Spero che la Sasi provveda almeno con l’invio di autobotti».

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