«Una finzione scenica mal riuscita quella di Thomas Schael che è stato costretto anche a far firmare la nomina di un primario in conferenza stampa pur di trovare una qualche giustificazione alle negligenze, spacciando atti dovuti per legge come stabilizzazione del personale e sostituzione dei primari in pensione come azioni virtuose». Così il gruppo “Uniti per la Sanità”, promotore del sit-in di sabato scorso di fronte l’ospedale “Renzetti” di Lanciano, risponde alla conferenza dai toni accesi del direttore generale della Asl2 Thomas Schael, tenutasi ieri a Lanciano. Ed è contro il governo cittadino che si scaglia il gruppo.
«Deludente l’atteggiamento dimesso e supino del sindaco Paolini – scrivono -: avallare le parole di Schael non spinge chi ha responsabilità aziendali e politiche ad occuparsi delle tante criticità che stanno emergendo ogni giorno di più dal “Renzetti”. Grave è invece la minaccia sulla morte del Renzetti che fa il paio con la ripicca di Schael sulla questione della Tac che poi venne inviata altrove. L’ospedale “Renzetti” – si legge ancora nella nota – rischia di morire a causa di progetti che porteranno lo spostamento altrove di alcuni reparti a causa del progetto cuci-scuci sul nuovo ospedale di cui purtroppo il sindaco Paolini non ancora comprende la portata».
Rimandano al mittente anche le accuse di Schael sull’efficienza del personale e sui lavoratori del CUP perché «solo grazie all’impegno, alla generosità ed all’abnegazione di tanti medici, infermieri e personale precario che il “Renzetti” riesce ancora a restare in piedi in una sorta di autogestione resiliente», dicono.
«Dove sono i servizi ulteriori promessi dall’assessore Verì nel 2021 – chiedono ancora -? Urologia, Oculistica e Otorino sono chiusi nel fine settimana. Da due anni sono chiuse le 4 stanze per gli 8 posti dell’osservazione breve per una ristrutturazione dai tempi biblici che se conclusa permetterebbe di dare dignità ai pazienti in sosta in PS che attendono ore in barella. Al comitato ristretto dei sindaci Asl – conclude la nota – invieremo il documento sulle criticità del “Renzetti” e sullo smantellamento della rete di emergenza urgenza sul territorio».