La politica abruzzese ricorda Berlusconi: «Si impegnò per la ricostruzione post terremoto»

Anche il mondo politico abruzzese ricorda Silvio Berlusconi. L’editore, fondatore di Forza Italia e tre volte presidente del Consiglio si è spento stamattina all’età di 86 anni. In Abruzzo aveva fatto tappa a Pescara con Azzurra, la nave usata nella campagna elettorale nel 2000, soprattutto, all’Aquila dopo il terremoto del 2009, anno in cui il capoluogo abruzzese, tre mesi dopo dopo il sisma in cui persero la vita 309 persone, ospità i grandi della terra riuniti nel G8.

«Con Silvio Berlusconi scompare uno statista e un imprenditore che ha saputo guidare l’Italia, unendo l’intero centrodestra e tracciando un percorso che ancora oggi vede, con Giorgia Meloni alla guida del Governo, unità di intenti», commenta il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. «Gli abruzzesi hanno avuto modo di conoscerlo soprattutto in occasione del terremoto dell’Aquila, quando, con Bertolaso a capo della Protezione civile, ha saputo attuare una linea di interventi che ha impedito che il capoluogo della nostra regione divenisse una città fantasma. Oggi esprimo il cordoglio a nome personale e dell’intera Giunta regionale per la sua scomparsa».

«La scomparsa del presidente Berlusconi amareggia milioni d’italiani», commenta Giuseppe Tagliente, sindaco di Vasto dal 1993 al 2000 ed ex presidente del Consiglio regionale. «Nessuno, neanche chi milita su fronti politici contrapposti, può disconoscere il valore dell’uomo ed il contributo che ha saputo dare alla crescita della nostra Nazione. Gli abruzzesi gli devono per primi riconoscenza per l’impegno concreto dimostrato nel momento drammatico del terremoto dell’Aquila. La storia lo annovererà tra gli.uomini più rappresentativi ed importanti di questo periodo. Per me è stato un privilegio conoscerlo e nel mio piccolo collaborare con lui».

«Questo è un giorno triste per Forza Italia e per tutto il popolo dei moderati», afferma Antonio Monteodorisio, coordinatore del partito a Vasto. «Berlusconi ha dimostrato di essere un grande statista riuscendo a far dialogare i grandi della terra. Muore l’uomo che ha rivoluzionato la politica in Italia attraverso una visione unica liberale e moderna. Laborioso, altruista, instancabile. Muore un imprenditore, un leader, un grande politico».

«Per quasi un cinquantennio non c’è stato un giorno in cui il suo nome non sia stato evocato e ad un certo punto la sua popolarità era tale da essere identificato, nel mondo, come l’italiano tout court: dicevano Berlusconi e pensavano Italia», scrivono in una nota le forze politiche di maggioranza del Consiglio comunale di San Salvo.
«Ci lascia uno statista, un uomo lungimirante, autentico, entusiasta, sempre ottimista e dai grandi progetti. Silvio Berlusconi è stato il primo e forse unico ad andare oltre l’ottica di partito cambiando il modo di fare politica. Rimarrà per sempre il fondatore e l’emblema del centrodestra moderno, popolare e liberale. Ha acceso la passione che quotidianamente muove tante persone che amano intensamente la politica. In tanti lo hanno amato, altrettanti lo hanno odiato, ma nessuno potrà mai mettere in discussione la sua grandezza. Addio Cavaliere d’Italia».

Giuseppe Tagliente con Silvio Berlusconi

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