«Finalmente la ventesima». Dopo le limitazioni degli anni scorsi, l’Infiorata di Carunchio torna agli antichi fasti e spegne le venti candeline. Il tradizionale evento legato al Corpus Domini è andato in scena nonostante l’incertezza del meteo che ha contraddistinto tutta la settimana, dai giorni dei preparativi a quella di ieri. Nonostante il rischio pioggia, il Comitato infioratori ha tenuto duro riuscendo a portare a termine la raccolta dei fiori e la composizione dei quadri.
Per questa ventesima edizione sono state numerose le associazioni che hanno collaborato all’evento, dall’Avis di Vasto a Lory a Colori di San Salvo passando anche per la fondazione P.A. Mileno Onlus.
Tanti i volontari che da ieri mattina hanno disposto i petali e gli altri elementi naturali per realizzare i colorati percorsi nel centro storico del paese. Tra questi anche molti stranieri come gli ospiti del Sai, un nutrito di gruppo di turisti da Saluda, città del North Carolina, gemellata con Carunchio, e dalla Svizzera che hanno scelto da tempo questo periodo per le proprie vacanze proprio per partecipare all’evento.
Nel pomeriggio una serie di gazebo ha protetto i quadri. La pioggia è tornata a scendere per alcuni minuti poco prima della processione finale (alla quale hanno partecipato anche le confraternite vastesi), ma senza creare problemi.
«Grazie al comitato infioratori per la tenacia nell’organizzare l’Infiorata sfidando le condizioni meteorologiche avverse – commenta il sindaco Gianfranco D’Isabella – Un grazie alla Pro Loco e sopratutto un grazie alle strutture di accoglienza Sai, ai ragazzi per il grande aiuto e sostegno per la realizzazione della manifestazione. Grazie anche alle numerose associazioni partecipanti: Odv Ricoclaun (in azione anche per l’Infiorata di Vasto), l’Avis di Vasto, Lory a Colori, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, Movimento dei Focolari, Fondazione P.A. Mileno Onlus e la Parrocchia S. Incoronata di Vasto. Infine un doveroso ringraziamento va anche al Consorzio Matrix e alla cooperativa L’abbraccio».
«Dobbiamo ringraziare i giovani che sabato sono andati a raccogliere i fiori anche sotto la pioggia per realizzare queste opere d’arte – dice Valentino D’Aloisio, comitato infioratori – Per arrivare a oggi c’è un lavoro lungo, ma ne vale la pena».