Operatrice socio sanitaria soccorre bambino ustionato in aereo. Si è concluso nel migliore dei modi l’intervento di Elena Gramescu, Oss che ha prestato servizio nell’unità operativa di malattie infettive e in sala operatoria dell’ospedale di Vasto durante l’emergenza pandemica. La donna ha preso il volo Pescara-Londra il 3 giugno.
«Mancavano 45 minuti all’atterraggio all’aeroporto di Stansted – racconta a Chiaro Quotidiano – quando dalla cabina di controllo è stata diffusa una comunicazione di emergenza: serviva un medico o un infermiere. Una richiesta ripetuta più volte con l’invito a premere il tasto blu. I secondi passavano, sentivo ripetere l’appello urgente, ma nessuno rispondeva. Allora tempestivamente mi sono alzata e ho premuto il pulsante. Arrivata sul posto, ho specificato al personale che non sono un medico, né un infermiere, ma una Oss. Mi hanno permesso di valutare la situazione. C’era un bimbo inglese di circa 5-6 anni ustionato dal sugo della pasta che gli era inavvertitamente caduto sui piedini».
Elena è intervenuta prontamente: «Ho applicato al piccolo degli impacchi freddi per alleviare il bruciore. Il bambino si è tranquillizzato, la mamma e le hostess mi hanno ringraziato. Prima di tornare al mio sedile, ho guardato di nuovo il bimbo e l’ho incoraggiato dicendogli che lui è forte, un supereroe. Lui mi ha guardato dolcemente con un bellissimo sorriso riempiendomi il cuore. Il mio ringraziamento va ai miei istruttori del pronto soccorso dell’ospedale di Vasto, a Ciro Sperinteo, Gianni Fernando e la dottoressa Francesca Marino. A loro vorrei, tramite voi, far arrivare il mio ringraziamento: senza i loro insegnamenti, sarei potuta solo rimanere seduta al mio posto».
