«Ieri, 29 maggio 2023, è stato siglato un importante accordo per il territorio. La direzione aziendale di Pilkington Italia S.p.A., le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Ugl Chimici e i rappresentanti sindacali di Pilkington, Bravo e Primo hanno sottoscritto l’avvio del processo di fusione per incorporazione di Bravo s.r.l. e Primo s.r.l. in Pilkington Italia. La fusione diventerà operativa il 1° gennaio 2024». Lo annuncia un comunicato ufficiale della Nippon sheet glass, proprietaria dei tre stabilimenti.
«A conclusione del lungo confronto, l’azienda e le parti sociali hanno raggiunto la piena condivisione del processo di armonizzazione tra le tre società del Gruppo NSG che operano a San Salvo.
Bravo e Primo rappresentano una straordinaria dimostrazione di lungimiranza strategica, aziendale e sindacale. Bravo, nel 2004, e Primo, nel 2008, erano nate come due startup scommettendo su prodotti e processi che, in quegli anni, non erano implementati in Pilkington. L’avvio delle due realtà aziendali ha permesso di completare a San Salvo i processi produttivi delle terze lavorazioni (stampaggi e assemblaggi su vetro) e la produzione di parabrezza riscaldati.
La strada percorsa in questi anni ha portato all’assunzione di oltre 550 dipendenti e al raggiungimento di importanti risultati produttivi. Il processo di fusione permetterà di avere un ulteriore valore aggiunto grazie alla completa integrazione che farà di Pilkington un’unica azienda con un unico team e un’identità comune.
Con il completamento del processo di fusione si raggiungeranno importanti risultati in termini di crescita professionale, flessibilità e valorizzazione delle competenze.
«Siamo in dirittura d’arrivo di un percorso che avevamo in mente da alcuni anni e che, finalmente, oggi trova realizzazione – commenta il management di Pilkington Italia -. Questo rappresenterà un valore aggiunto per guardare al futuro come un’unica grande squadra, mettendoci alla prova con tecnologie e prodotti sempre più complessi al servizio dei nostri clienti».
Da questo progetto «deriveranno benefici sostanziali per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori di Bravo e Primo – sottolineano i rappresentanti delle organizzazioni sindacali -. Il completamento del processo di fusione darà la spinta ad attrarre sempre più prodotti, con l’auspicio che derivino anche assunzioni di nuove risorse per la crescita del territorio».
A tal fine, nel corso della riunione del 29 maggio, sono state altresì confermate le misure di competitività per generare nuovi investimenti tali da incrementare i livelli di produzione e, quindi, di manodopera impiegata.
Nei prossimi giorni si svolgeranno le assemblee per presentare alle lavoratrici e ai lavoratori i dettagli dell’accordo».